Tria propone un «piano shock» per evitare una manovra bis

17/03/2019 di Enzo Boldi

Non una manovra bis, ma un piano shock per dare la scossa all’economia italiana e cercare di far riprendere la crescita del nostro Paese. È questo ciò che ha in mente il ministro Giovanni Tria, alle prese in questi giorni con la stesura della bozza preliminare del Def per il prossimi anno da presentare alla Commissione Europea. L’Italia ha un assoluto bisogno di far risalire i numeri del suo Pil – evidentemente non è vero che il prodotto interno lordo non sia un indice importante, come invece sostenuto da alcuni rappresentanti della maggioranza – e a via XX settembre si tenta di correre ai ripari già in primavera.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il ministro Giovanni Tria avrebbe già consegnato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un piano shock basato su incentivi fiscali, semplificazioni, nuovi investimenti e sblocco degli appalti. L’obiettivo di questo provvedimento correttivo, che avrebbe effetto ben diversi rispetto a una manovra bis, è quello di rilanciare la crescita dell’Italia evitando una correzione dei conti pubblici.

Il piano shock di Tria per far crescere il Pil

Il piano shock redatto da Tria e dai tecnici del Mef prevede spese aggiuntive per rifinanziare a giugno il fondo da 400 milioni di euro per i piccolissimi comuni previsto dall’ultima legge di Bilancio e per  dare nuove risorse a un nuovo piano di incentivi fiscali alle imprese. Il ministro del tesoro punterebbe poi su innovazioni normative d’impatto, come sugli appalti pubblici. In particolare portare a 5 milioni di euro previsti dalla direttiva dell’Unione Europea la soglia degli appalti che devono passare per le gare europee.

L’obiettivo: evitare una manovra bis

Anche il lavoro sarebbe interessato da questo piano. I costi, già tagliati nella legge di Bilancio, sarebbero ulteriormente ridotti con la diminuzione dei premi pagati dalle imprese per l’assicurazione contro gli infortuni all’Inail e il rafforzamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Tra le altre iniziative presenti nel piano di Tria ci sarebbero anche misure per le famiglie, come il fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, e per i professionisti, con nuove agevolazioni per il rientro dei cosidetti ‘cervelli in fuga’.

(foto di copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

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