Lo sfogo di Tria con Di Maio: non faccio il capro espiatorio
13/09/2018 di Redazione
Tensione nel governo sulla legge di Bilancio. Ieri, a metà giornata, fonti qualificate del Movimento 5 Stelle hanno rivelato all’Ansa di aspettarsi 10 miliardi di euro in manovra per avviare il reddito di cittadinanza e di valutare anche la richiesta di dimissioni del ministro dell’Economia Giovanni Tria, se quest’ultimo non dovesse soddisfare la principale proposta del programma dei pentastellati. Poco dopo è arrivata una smentita da parte del M5S. Ma ci sarebbe stato un accesso confronto tra Tria e il suo vice Luigi Di Maio.
L’ira del ministro Tria con Di Maio dopo la nota sui «10 mld per il reddito di cittadinanza»
Stando a quanto racconta oggi Il Corriere della Sera con un articolo di retroscena di Francesco Verderami, il titolare del dicastero di via XX Settembre si è sfogato con il leader del Movimento, spiegandogli che le prove muscolari invece di produrre dei risultati politici provocano costi economici. La nota ufficiosa del M5S con richiesta di 10 miliardi di spesa per il reddito di cittadinanza ha fatto immediatamente alzare lo spread, che poi è calato dopo la smentita. Qualcuno ha raccontato di un Tria «furibondo», almeno fino alla conversazione con Di Maio:
Poi la decisione di chiarire con il capo dei Cinquestelle, oltre che avvisare Conte. Perché il punto per il responsabile dell’Economia non è (solo) vedersi trasformato in un «capro espiatorio», sacrificato sull’altare della polemica politica: il tema è che in questa fase «un messaggio vale quanto un decreto», e il suo impatto si vede «dall’effetto che determina». Infatti, smentita la nota, la Borsa ha recuperato e lo spread si è raffreddato. Mentre la tensione nel governo è rimasta invariata.
La partita, nella maggioranza, continua.
(Foto di copertina da archivio Ansa: il vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)