Trevi (Perugia), spunta una svastica sul manifesto funebre del padre di un esponente Pd

23/02/2018 di Redazione

La svastica e una scritta oltraggiosa su manifesti funebri. È quanto scoperto a Trevi, piccolo comune della provincia di perugia. Il simbolo nazista e il messaggio offensivo, leggibile solo in parte, sono spuntati su due manifesti che annunciavano la morte dell’anziano padre del segretario del locale circolo del Pd, Giuliano Bordoni. A raccontarlo è stata la testata Umbria 24. Bordoni, figlio di Nazareno, morto domenica sera all’età di 90 anni, parlando degli autori del gesto ha dichiarato: «Si tratta di persone senza cervello delinquenti che agiscono in maniera sconsiderata». Su un manifesto è comparsa la scritta ‘La nostra soddisfazione è il nostro migliore …’ con l’ultima frase del messaggio incomprensibile, e su un altro manifesto invece, nel quale il Pd esprime condoglianze e vicinanza alla famiglia del segretario Giuliano, è apparsa una svastica.

A Trevi (Perugia) è spuntata una svastica sul manifesto funebre del padre di un segretario Pd

«Mio padre Nazzareno – ha detto all’Ansa Bordoni – non si p mai impegnato attivamente in politica. Probabilmente si è voluto colpire il simbolo del Pd. Credo tuttavia che si tratti del gesto di uno sconsiderato». Nazzareno Bordoni è stato in passato un contadino e un operaio. «Non era un attivista politico – ha detto il figlio – e su quel necrologio poteva esserci il nome di chiunque. Non hanno voluto colpire lui». E ancora: «Non ha mai avuto una tessera di partito, non ha mai svolto attività politica e non può essere neanche identificato come partigiano», ha affermato il segretario del Pd di Trevi, ricordando un episodio avvenuto qualche anno fa nella stessa zona.

Nel 2015 nella Cascina Raticosa, un luogo simbolo della Resistenza, la targa che ricordava i martiri della lotta antifascista fu staccata dal muro e al suo posto fu disegnata una svastica. Allora fece notizia il partigiano 90enne folignate Enrico Angelini che si recò sul posto con solvente e raschietto, cancellando il simbolo nazista e deponendo una rosa.

(Immagine: screenshot da Umbria 24)

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