Marco D’Annolfi, la mente dietro a Trash Italiano: «Ecco perché ci siamo schierati contro Er Faina»

La partecipazione all’edizione Vip di Temptation Island Damiano Coccia, conosciuto sul web come “Er Faina”, ha destato molte polemiche. Il suo tono violento, le offese gratuite e spesso pesanti contro conduttrici, partecipanti ai programmi della televisione di intrattenimento e comunità sarebbero state un motivo valido per non prendere in considerazione la sua partecipazione al programma condotto da Alessia Marcuzzi. Ecco perché Marco D’Annolfi, la mente dietro al fenomeno TrashItaliano, insieme ad altri blogger e influencer ha preso una posizione netta. Perché anche se parliamo della cosiddetta “televisione trash” e di leggerezza sui social, resta comunque «una questione di etica».

Marco D’Annolfi, la mente dietro a Trash Italiano: «Ecco perché ci siamo schierati contro Er Faina»

L’indignazione contro la partecipazione di Er Faina nasce proprio dal pubblico del web. «Quando è stato presentato il nome di Damiano Coccia tra i Vip presenti nel programma, siamo rimasti molto stupiti. In primis il nostro pubblico. – ci spiega Marco D’Annolfi, conosciuto sui social e nel web come TrashItaliano–  Ci sono arrivate moltissime segnalazioni in cui Er Faina si scagliava in termini estremamente offensivi e volgari contro non solo conduttrici come Barbara D’Urso e tentatrici, ma anche contro la comunità LGBTQ+. Spesso ha anche fatto affermazioni molto forti anche su temi delicati come l’immigrazione, con toni assolutamente non adeguati». Ecco perché Marco, insieme a Isa e Chia, BitchyF, il Menestrelloh, GossipTvOfficial e GhettoTrash, ha deciso di prendere una posizione netta pubblicando un comunicato ufficiale in cui veniva chiarito che non sarebbe stato prodotto alcun contenuto relativo a Er Faina.

«È una questione di etica»

Lunedì 9 settembre è andata in onda la prima puntata di Temptation Island Vip, durante la quale la stessa conduttrice Alessia Marcuzzi ha parlato delle polemiche, chiedendo a Er Faina intorno al primo falò se avesse cambiato idea. Ma di passi ulteriori non ne sono stati fatti. «Da parte della redazione del programma non c’è stato un riscontro ufficiale al nostro comunicato, ma neanche ce lo aspettavamo né lo richiedavamo. Per noi era importante dare un messaggio e un segnale» spiega Marco D’Annolfi, che dice di «aver messo in conto la perdita di qualche like, condivisioni, numeri e commenti, ma mi sta bene così». Un rischio calcolato e preventivato, ma che non si è trasformato in un danno, anzi. «Il nostro pubblico ha risposto bene – continua – e ha apprezzato gli altri contenuti che abbiamo prodotto, anche perché in realtà fino ad oggi non c’era materiale “indispensabile” legato a Er Faina». E se Damiano diventasse protagonista indiscusso? «Parlo per me, non cambierei idea e non pubblicherei nulla lo stesso» risponde D’Annolfi. «Alla fine è una questione di etica. Anche se con la mia pagina affronto temi più leggeri per me resta importante far passare messaggi positivi, che non si abbinano con il suo personaggio».

Certo, schierarsi contro lo share di programmi Mediaset di tale portata è una lotta impari. Se è vero che le pagine di intrattenimento hanno sdoganato la televisione “più trash” contribuendo ad aggiungere pubblico e successo, è prematuro pensare che la presa di posizione dei canali di intrattenimento possa avere un impatto reale in termini di audience e popolarità. Ciò che conta, come evidenzia Trash Italiano «è che si rendano conto che il pubblico non è passivo, e che certe decisioni hanno inevitabilmente una conseguenza. Non sarà certo un singolo evento a far cambiare l’opinione pubblica, così come un post o un tweet non influenzano lo share. Ma se dovesse ripetersi, e il web continuasse a ribellarsi e non approvare questo tipo di scelte, a lungo andare potrebbe condizionare l’immagine di certi programmi e personaggi». La speranza è che questa iniziativa non resti inascoltata: «Stavolta è andata così – conclude Marco D’Annolfi parlando con Giornalettismo – magari la prossima volta i concorrenti verrano scelti con un nuovo criterio».

(credits immagine di copertina: damiano_er_faina

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