Von der Leyen conferma che i trasferimenti dei dati verso la Cina hanno portato a diverse inchieste su TikTok

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La lettera è stata diffusa da Brendan Carr della Federal Communications Commission, che per primo aveva manifestato perplessità - per quanto riguarda gli Stati Uniti - sullo stesso social network

La risposta di Ursula von der Leyen arriva all’indomani di una lettera che è stata inviata alla presidente della Commissione Europea da alcuni eurodeputati, tra cui gli italiani Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia e Susanna Ceccardi della Lega. La presidente era stata sollecitata sul trasferimento dei dati dei cittadini europei che utilizzano abitualmente TikTok in Cina, all’indomani di un’inchiesta condotta da BuzzFeed nel giugno scorso. Adesso, la presidente della Commissione Europea ha confermato che la piattaforma dei video è sottoposta a una serie di inchieste interne – portate avanti dalle istituzioni comunitarie – in merito alla conformità con il GDPR di questo trasferimento dei dati. A rendere pubblica questa lettera è stato Brendan Carr della Federal Communications Commission, che è stato il primo – per quanto riguarda gli Stati Uniti – a esprimere perplessità sul modo in cui TikTok trasferiva i dati verso la Cina.



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Trasferimento dati TikTok in Cina, le indagini comunicate da Ursula von der Leyen

«Le pratiche sui dati di TikTok, anche per quanto riguarda i trasferimenti internazionali dei dati stessi, sono oggetto di numerosi procedimenti in corso» – ha scritto, nella sua risposta, Ursula von der Leyen. Sempre la presidente della Commissione Europea ha evidenziato come tra queste indagini si possa facilmente includere anche il lavoro dell’autorità per la protezione dei dati personali d’Irlanda, che sta conducendo uno specifico approfondimento proprio sul trasferimento dei dati di TikTok in Cina. Di questo aspetto aveva parlato con Giornalettismo anche il membro del collegio del Garante della Privacy italiano, Guido Scorza, inserendolo in quella grande area della conformità di aziende con sede fuori dall’Unione Europea con il regolamento europeo per la privacy che, fatte salve alcune eccezioni, non permette mai il trasferimento dei dati personali dei cittadini comunitari in Paesi terzi.



La costante attenzione delle autorità europee su TikTok ha portato la piattaforma ad ammettere che c’è effettivamente stato un trasferimento dei dati personali in Cina, ma anche in Brasile, Canada, Israele, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Corea del Sud e Stati Uniti. La piattaforma ha giustificato questo trasferimento dei dati come necessario per un miglioramento della sicurezza e dell’esperienza di fruizione degli utenti. Occorrerà capire se queste stesse intenzioni siano state supportate all’interno del quadro del GDPR (e di quanto previsto dal GDPR sul trasferimento dei dati verso Paesi terzi) e se, su questa compatibilità, le istituzioni europee che stanno portando avanti le loro indagini sono d’accordo.