Oliviero Toscani: «Papà fotografò Mussolini a piazzale Loreto. E io dove scatterò la foto a Salvini?»
29/08/2018 di Enzo Boldi
Oliviero Toscani (non in punta di fioretto) contro Matteo Salvini. Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il fotografo di fama mondiale si è scagliato – nuovamente – contro il Leader della Lega, facendo un paragone con un rumoroso passato: Benito Mussolini. Già in precedenza, Toscani si era scagliato contro l’attuale Ministro dell’Interno presagendo un «disastro» in caso di sua ascesa al potere. Per quelle parole il fotografo è stato denunciato ed è ancora sotto processo.
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Alla domanda «Ma Salvini l’ha fotografato?» Oliviero Toscani ha lasciato una risposta secca che non lascia adito a molte interpretazioni: «Mio padre ha fotografato Mussolini a piazzale Loreto, chissà dove fotograferò io Salvini». Il riferimento è chiaro e le sue parole faranno sicuramente discutere. Lo scontro aperto tra il fotografo e il Leader della Lega si sposta anche sull’accordo con il Movimento 5 Stelle: «Di Maio è l’unico napoletano che si è fatto fregare da un milanese».
Toscani Salvini, la critica al milanese che ha fregato il napoletano
L’intervista al Corriere della Sera si è poi spostata sul suo photoshooting al Leader politico del M5S per la copertina di Forbes. «Luigi Di Maio? È un simpatico pivello» ha detto Oliverio Toscani che poi ha parlato del loro incontro: «Era il 24 luglio, un sabato – spiega il famoso fotografo -. Ci siamo visti al Ministero. Lui? Una persona molto civile, saluta: “Ciao ciao”. Ci siamo dati del tu. Sono stato con lui due ore, gli ho fatto vedere anche l’ultimo lavoro che ho fatto per i Benetton, quello con i ragazzi nudi. E gli è piaciuto. Mi ha detto: “Interessante”».
Toscani Salvini, Di Maio e la sua scarsa conoscenza artistica
Interessante ma, secondo Toscani, Luigi Di Maio non è ferratissimo in arte: «Ho notato che non ha una grande cultura artistica. C’era un quadro di Depero in ufficio e non sapeva neanche chi fosse. Pur apprezzandolo. È un ragazzo simpatico, ne avevo tanti compagni di scuola così al liceo: primi della classe, che poi non hanno fatto grandi carriere però».
(foto di copertina: ANSA/ MAURIZIO DEGL’INNOCENTI)