Fratelli d’Italia lancia il torneo «antitaliano», ma ad essere sconfitti sono gli haters

Il tentativo di gogna mediatica di Fratelli d’Italia si è rivelato un boomerang. Come annunciato qualche settimana fa da Giorgia Meloni, il suo partito ha lanciato il torneo antitaliano sulla propria pagina Facebook. L’obiettivo del ‘gioco’ è quello di arrivare a una finale, partendo dagli ottavi, tra i personaggi che – secondo l’occhio sovranista – si sono distinti per aver messo altri interessi davanti a quelli degli italiani. Peccato che molti utenti hanno preso di mira questo tabellone tennistico, provocando il più classico degli effetti boomerang.

«Che il torneo antitaliano abbia inizio», scrivono con gioia i social media manager che gestiscono le pagine di Fratelli d’Italia. Chi si aspettava un grande riscontro, però, è rimasto deluso: i commenti che hanno ottenuto più reaction, infatti, sono quelli che metto alla berlina questa iniziativa. Gli haters, fagocitati da questo ‘gioco-gogna’ fortemente voluto da Giorgia Meloni, sono stati subissati da chi – saggiamente – si è schierato contro tutto ciò.

Il torneo antitaliano vinto da Fratelli d’Italia

Poteva andare peggio di così? Ovviamente sì. Ed ecco che mentre alcuni odiatori da tastiera si spingono nel giudicare se a esser più antitaliano sia Laura Boldrini o la pizza con l’ananas, il Pd o il caffè americano, Fabio Fazio o la pasta col ketchup, il Parmesan (la brutta copia del Parmigiano) o Jean-Claude Juncker, la rete decide di proclamare il vero vincitore di questo torneo antitaliano, come già accaduto nel giorno del lancio dell’idea, quando a trionfare nel gioco proposto da Giorgia Meloni fu… Giorgia Meloni.

In origine vinse Giorgia Meloni

Peccato che tutti questi commenti, in fase di spoglio (come se questo fosse il vero problema del nostro Paese), saranno scartati, falsando così il risultato di questo pseudo-gioco che ha come obiettivo quelli di rimpolpare la gogna mediatica su determinati personaggi. Alla fine, però, i verdetti sono sotto gli occhi di tutti e non sarà un post Facebook a cambiare le cose.

(foto di copertina: dalla pagina Facebook di Fratelli d’Italia)

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