A Torino si vendevano spiedini di topo e nutria
24/04/2018 di Redazione
Materiali e oggetti contraffatti, ma anche alimenti non convenzionali per la loro vendita e distribuzione in Italia. Al mercato di Porta Palazzo a Torino, infatti, venivano proposti ad avventori particolarmente sfortunati spiedini di nutria e topo. A preparare queste pietanze erano delle signore nigeriane che offrivano questo particolare tipo di street food. I soggetti interessati sono stati denunciati e multati dagli agenti della polizia municipale diretti dal comandante Emiliano Bezzon, mentre gli accertamenti sulla provenienza delle carni sono stati fatti direttamente dai veterinari della Asl.
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Torino spiedini nutria e topo sequestrati a Porta Palazzo
Le nutrie venivano individuate sulle rive del Po e venivano proposte arrostite su alcuni spiedi. Oltre a questo tipo di carne, veniva venduto anche del pesce essiccato in condizioni igienico-sanitarie davvero precarie. «C’è un serio problema sugli alimenti venduti per strada illegalmente o mal conservati, dalla carne al pesce, ma anche latte e pane – ha detto il comandante Bezzon al quotidiano La Stampa, che per primo si è occupato del problema -. Ma ci sono anche delle altre criticità, come quella della merce contraffatta».
Non solo spiedini di nutria a Torino: sequestrata anche altra merce
Tutti questi cibi – insieme all’altra merce – erano conservati all’interno di scatoloni di carta. Uno spettacolo davvero inquietante a cui il blitz dei vigili urbani ha posto una sorta di limitazione. Ma si ritiene che queste stesse pratiche siano messe in atto anche in altri punti della città. Per controllare tutte queste numerose situazioni critiche, in ogni caso, si renderebbe necessario un dispiegamento di forze che, in questo momento, Torino non si può permettere.
Anche in altri punti, infatti, i vigili hanno segnalato dei veri e propri mercati abusivi di giacche di Napapijri, di cinture di Prada, di borse Louis Vuitton, di scarpe Nike e di portamonete di Gucci, tutto rigorosamente contraffatto.
(FOTO da Twitter @LaStampa)