Quali «pressioni» ha subito Toninelli per non pubblicare i testi delle concessioni?
04/09/2018 di Enzo Boldi
«Ho pubblicato il testo delle concessioni nonostante le pressioni interne ed esterne subite», con questa parole Danilo Toninelli ha incendiato il clima a Montecitorio nella sua odierna comunicazione alla Camera dei Deputati sul crollo del Ponte Morandi di Genova. Il Ministro delle Infrastrutture ha gettato il sasso nascondendo la mano, non rispondendo alla richiesta dei parlamentari di fare i nomi di chi ha fatto queste pressioni.
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«Abbiamo messo a disposizione della collettività atti che tanti cittadini nel corso degli anni hanno richiesto all’Amministrazione, vedendosi sempre sbattere portoni in faccia», ha spiegato Danilo Toninelli non dando seguito alle accuse lanciate nei confronti di chi, secondo lui, gli ha fatto pressioni affinché non venissero pubblicati i testi delle concessioni. La domanda ora è quella fatta dai deputati delle opposizioni a Montecitorio: chi ha fatto pressioni al Mit?
Toninelli e le pressioni, l’accusa ad Autostrade in un post su Facebook
Su Facebook, il 27 agosto, il Ministro dei Trasporti parla di pressioni ricevute da Autostrade per l’Italia in un lungo post che annunciava la pubblicazione da parte del Mit degli atti delle concessioni all’azienda che controlla i principali tratti autostradali nel nostro paese.
La rivolta di Montecitorio
Appurato che il rapporto tra Toninelli e Autostrade è corroso – anche perché è stata la stessa società a pubblicare, prima del Mit, il testo della concessione – c’è da capire da chi siano state fatte le «pressioni interne» subite da lui e dal suo Ministero per non rendere pubblici gli atti. Quando parla di «interne» non può che fare riferimento a qualche esponente della sua maggioranza di Governo. I nomi? Per il momento li sa solamente lui. Le opposizioni, da Forza Italia al Pd, chiedono a gran voce trasparenza su queste pressioni, invitando il Ministro ad andare in procura a denunciare il fatto. Con Vittorio Sgarbi che passa al contrattacco: «Dia i nomi di chi ha tentato di intimidirla, altrimenti è colluso»
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)