Toninelli dopo il contratto per il nuovo Ponte Morandi: «Benetton metterà solo la firma sugli assegni»

18/01/2019 di Enzo Boldi

Il governo ha finalmente trovato gli accordi per la demolizione di quel che resta del Ponte Morandi di Genova e la sua futura ricostruzione. Nel contratto siglato tra le parti non c’è la firma di Autostrade per l’Italia che, quindi, rimarrà fuori dalle opere sia di smantellamento sia dei lavori per la realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera. Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha esultato per questa promessa mantenuta.

«Oggi è stato firmato il contratto per la demolizione del Ponte Morandi e la ricostruzione del nuovo viadotto sul Polcevera – scrive Danilo Toninelli sul proprio profilo Facebook -. Come avevamo promesso, non troverete il nome di Autostrade per l’Italia o dei Benetton. Questo perché, come abbiamo sempre detto, i lavori non potevano essere affidati ed eseguiti da chi quel ponte lo ha fatto crollare». Le due aziende che hanno siglato il contratto e procederanno con lo smantellamento e la realizzazione del nuovo Ponte sono Fincantieri e Salini Impregilo.

Toninelli esulta per aver escluso i Benetton dalla ricostruzione del Ponte Morandi

«La loro firma la vedrete molto presto sugli assegni che staccheranno per i risarcimenti ai cittadini, alle imprese genovesi colpite della tragedia e su quelli per il consorzio “PerGenova”, che si occuperà della ricostruzione del nuovo ponte – scrive ancora il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -. Lo Stato sta tornando a fare lo Stato. Ora avanti senza sosta per il rilancio della città». Quindi Autostrade metterà solamente i soldi, ma non parteciperà a nessun opera né di demolizione né di ricostruzione del Ponte Morandi. Anche se, ancora una volta, nulla è stato detto sulla revoca delle concessioni alla società della famiglia Benetton.

Il nuovo ponte con Fincantieri e Salini Impregilo

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato così l’accordo: «Il fatto che queste due aziende siano impegnate nella realizzazione di questo ponte è il sentimento che in qualche modo le lega allo sviluppo del nostro territorio, è un’altra assunzione di responsabilità verso una comunità e un Paese, che trascende gli obblighi stretti per chi fa impresa o politica ma che suggella, più che un contratto, un nuovo patto sociale, fatto di sviluppo, reciproco aiuto e di solidarietà».

 

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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