Toninelli su Facebook ha detto che «abbiamo fatto di tutto, persino annientarci a lavorare»

Toninelli che, esprimendo contrarietà per un eventuale governo Draghi, rimarca quanto abbia dovuto lavorare

03/02/2021 di Ilaria Roncone

Una scelta di parole alquanto infelice e che è impossibile non far notare da parte di Danilo Toninelli. Sergio Mattarella, dopo aver sentito e compreso l’esito del mandato esplorativo assegnato al presidente della Camera Roberto Fico, ha deciso di far salire al Colle Mario Draghi oggi alle 12. L’intenzione è quella di tentare la via del governo tecnico, opzione che prevede un nuovo governo messo in piedi scegliendo una serie di persone con competenze tecniche di alto profilo nei loro campo e nessuno schieramento politico – almeno sulla carta -. Danilo Toninelli ha reagito a caldo sui social e già le prime due frasi non sono passate inosservate.

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Toninelli su Facebook: il no a quel Mario Draghi voluto da Mattarella

Il senatore in quota Movimento 5 Stelle ha esordito così: «Non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi. Abbiamo fatto di tutto. Perfino annientarci negli uffici a lavorare pur di dare una mano a chi ne aveva bisogno. Questo per noi è stato governare l’Italia». Prosegue con tono drammatico in riferimento a lui a al suo partito: «Lo abbiamo fatto avendo contro tutto il sistema organizzato di potere. Lo abbiamo fatto pur sapendo che stavamo perdendo consenso. Orgogliosi del fatto che per noi gli italiani erano prima di tutto persone, non solo elettori. E anche questa volta rimarremo seri e responsabili. Ma non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi». Lo ribadisce, in maniera solenne, due volte. Toninelli – e, per estensione, il Movimento 5 Stelle – non dovrebbero quindi accordare la fiducia a questo eventuale governo tecnico.

Grazie Giuseppe, no grazie Mario

Il tweet termina – non dopo aver ribadito che i 5 Stelle preferiscono «andare al voto o stare all’opposizione per bloccare ogni porcheria eventuale a danno della gente» – con un sentito ringraziamento a Conte: «Grazie di cuore a Giuseppe Conte per quello che ha fatto e per quello che ha sopportato, a partire dai due omonimi flagelli che di diverso hanno solo il partito di appartenenza». Di questa uscita però, probabilmente, rimarrà impressa solo quella prima frase sul fatto di essersi addirittura annientati a lavorare.

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