Il caso del “non” libro di Zorzi

La vicenda sul testo con prefazione, mai scritta, da Patrizia De Blanck

25/03/2021 di Gabriele Parpiglia

“Io non ho fatto nessuna prefazione, nessun libro, niente di niente. Mi ha chiamato questo tizio per chiedermi un commento positivo su Tommaso. Non c’è nessun contratto. Niente di niente. Perché ora mi ritrovo in copertina di un libro con il mio nome? Io voglio bene a Tommaso, non pensavo di trovarmi in una situazione simile. Ho ricevuto una telefonata, mi è stato chiesto un commento stop. Ma pensa te. Sono scioccata. Io ho parlato bene di Tommaso Zorzi e non guadagno un euro da questa operazione per la quale resto scioccata”. Dice sbigottita Patrizia De Blank. Ma andiamo con ordine.

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Ci risiamo. Poco tempo fa è successo a Can Yaman, oggi a Tommaso Zorzi. Il gioco è facile: un personaggio amato e coccolato dai fan, raggiunge un momento di gradimento e successo talmente alto e popolare e tac arriva il signor “X” di turno che butta fuori un libro, non autorizzato, aggiungendo la prefazione (in questo caso di un ex gieffina, ndr) di Patrizia De Blanck che si dice scioccata perché non ne sapeva nulla. Giornalettismo racconta la storia del non libro di Tommaso Zorzi dove nei contenuti di esclusivo non c’è nulla. Nemmeno di autorizzato.

Insomma il non libro di Tommaso Zorzi è una paraculata usata per agevolare il portafogli di chi si è lanciato in questo progetto senza svelare nulla di eclatante.

Tommaso Zorzi e la storia del non-libro

La notizia vera però è un’altra. Il “vero” libro di Tommaso uscirà a breve e sarà una vera sorpresa per i fan per chi lo seguiva ieri, oggi e domani. Quello che troverete su Amazon, chiaramente, non è il libro firmato Tommaso Zorzi. Ma una furbata che utilizza il nome e l’immagine del vincitore del “Gfvip” senza alcuna novità. Nemmeno la prefazione di Patrizia De Blanck, a suo dire, era autorizzata. “Non guadagno niente da questo libro, ho fatto solo un commento su Tommaso e ne ho parlato bene. Sono molto dispiaciuta. Anzi scioccata”. Dice la De Blanck.
Il messaggio è forte e chiaro.

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