Gli elogi sui social a Tom Cruise per la sfuriata sulle mascherine contribuiscono alla causa di Scientology
L'audio carpito dal set di Mission Impossible ha creato un vasto coro di approvazione sull'attore
16/12/2020 di Gianmichele Laino
Tutto è partito da uno sfogo. Tom Cruise, impegnato sul set di Mission Impossible, ha redarguito pesantemente due operatori – arrivando addirittura a minacciarne il licenziamento – perché non indossavano la mascherina. Uno sfogo legittimo, dal momento che la pandemia ci ha colpito duramente e ha colpito duramente proprio il mondo del cinema, da tempo in difficoltà per l’impossibilità di realizzare delle produzioni in presenza. Le sue parole sono state molto apprezzate e hanno suscitato un dibattito molto acceso sui social network, in cui Tom Cruise veniva elogiato per la sua fermezza. Tuttavia, dagli Stati Uniti, chi si è occupato spesso di Scientology ha lanciato un allarme rosso sulla situazione che si stava venendo a creare. Il rapporto tra Tom Cruise e Scientology è noto.
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Tom Cruise e Scientology, lo sfogo e la relazione con la religione
La religione vede in Tom Cruise un punto fermo fondamentale. Si tratta di una forma di “cura dello spirito” in cui si afferma che l’essere umano sia in grado di esprimere delle potenzialità superiori rispetto a quelle di cui è in possesso, come quella di poter curare da solo le proprie malattie. Va da sé che una “religione” che professi questo aspetto rappresenta una delle più grandi reti anti-scientifiche dell’età contemporanea, che arriva a contare centinaia di migliaia di adepti che, oggi, diffondono le proprie teorie e le proprie credenze sui social network.
Lo sfogo di Tom Cruise – documentato da The Sun – non sembrava prendere in considerazione le capacità auto-curative dell’uomo se, in un punto del suo rimprovero, in merito al coronavirus ha affermato: «Potete dirlo alla gente che sta perdendo la loro c***o di casa a causa della chiusura dei cinema! Questo non metterà cibo sulla loro tavola e non pagherà le tasse del college! È con questo che mi addormento ogni notte! Il futuro di questa fottuta industria! Perciò mi dispiace, non me ne faccio niente delle vostre scuse, ve l’ho detto e ora lo voglio e se non lo fate siete fuori! Non sospenderemo questo c***o di film». Insomma, sembra aver riconosciuto la pericolosità del coronavirus e le conseguenze del mancato utilizzo della mascherina.
Tom Cruise e Scientology, il legame con lo sfogo anti-Covid
Come ricorda Yashar Ali, un giornalista che da anni si è occupato di Scientology, evidenziare questo aspetto sui social network e procedere verso una esaltazione del comportamento dello stesso Tom Cruise altro non fa che legittimare sui social network il fatto che il movimento in cui si identifica – ovvero Scientology – non sia poi così malvagio e così completamente antiscientifico. In un lungo thread su Twitter, invece, Yashar Ali sottolinea: «Esaltando il comportamento di Tom Cruise, si sta lodando qualcuno che è fondamentale per un’organizzazione criminale orribilmente violenta. C’è anche chi dice: “entrambe le cose (l’elogio del comportamento di Tom Cruise e la critica feroce a Scientology, ndr) possono coesistere” – no. Si sta aiutando una sofisticata campagna di pubbliche relazioni di Scientology quando lodi qualcuno come Tom Cruise. Reclutano persone in Scientology usando le lodi pubbliche».
Insomma, le affermazioni del giornalista sono piuttosto serie e vanno prese in considerazione: qualsiasi prestazione di Tom Cruise – le sue uscite pubbliche e la sua attività di attore di Hollywood – sono da leggere nell’ottica della sua adesione a Scientology? Evidentemente sì e conclude: «Mentre stai lodando Tom Cruise per il suo falso sfogo contro il COVID, Scientology sta costringendo le persone a disconnettersi dai loro psichiatri e dai farmaci cruciali per la salute pubblica».