La vergogna della targa di Tina Costa imbrattata (ancora) con una svastica

«Sarò in piazza fino a quando avrò l’ultimo respiro, perché so di essere dalla parte del giusto e che le mie idee sono condivise da tanti». C’era scritto questo sulla targa dedicata a Tina Costa a Roma, posizionata dopo la sua morte – avvenuta all’età di 93 anni – del marzo scorso. A Natale, questa stessa lapide è stata nuovamente imbrattata con una svastica. La prima volta era stata deturpata nei giorni precedenti, ripulita e risistemata. Adesso, la reiterazione dell’episodio rende ancora più fastidiosa questa vera e propria violenza neonazista.

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Tina Costa, la lapide imbrattata di nuovo con una svastica

Una svastica nera ha coperto la scritta rendendola quasi illeggibile. La targa si trova nel VII municipio, nel giardino antistante la sede in piazza Cinecittà. Adesso, verranno presi provvedimenti per far sì di ripristinarla correttamente. I primi a denunciare quanto accaduto sono stati i circoli di Rifondazione Comunista, di cui Tina Costa era militante.

«Non sappiamo se sia stata fatta o meno una denuncia formale, ma come associazione ci riserviamo di farlo quanto prima. Il municipio VII è a conoscenza dell’accaduto» – hanno scritto dal circolo di Rifondazione Comunista. Lo stesso Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, si è detto disgustato da quanto accaduto. E anche la sindaca di Roma Virginia Raggi ha affermato che gesti del genere non devono essere più ripetuti in città.

Il municipio ha iniziato a reagire contro questo scempio: «È la seconda volta che la targa per la partigiana Costa viene imbrattata con svastiche – hanno detto dalla presidenza del municipio -. L’avevamo già fatta ripulire dopo l’episodio di qualche giorno fa. Domani faremo altrettanto e abbiamo già denunciato il fatto al comandante della polizia locale chiedendo di tenere più sotto controllo la zona».

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