Tra aprile e giugno, TikTok ha rimosso 81 milioni di video dalla sua piattaforma

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I contenuti violavano le regole del social. La maggior parte dei filmati sono stati cancellati ancor prima delle segnalazioni degli utenti

Ogni giorno gli utenti di TikTok pubblicano circa 90 milioni di video (oltre 8,1 miliardi nel trimestre aprile-giugno di quest’anno). Non tutti, però, rispettano le regole della policy del social e, per questo motivo, vengono rimossi. Oggi la piattaforma ha pubblicato il suo rapporto sul secondo trimestre del 2021, indicando il numero elevato (ma percentualmente abbastanza irrisorio) di contenuti cancellati. Si parla, solo nel periodo compreso tra aprile e giugno di quest’anno, di oltre 81 milioni di filmati rimossi. Una cifra che può sembrare enorme, ma si tratta dell’1% dei contenuti pubblicati dagli utenti in quel trimestre.



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«Tra aprile e giugno sono stati rimossi a livello mondiale 81.518.334 video per violazione dei Termini di Servizio o delle Linee Guida della Community, pari a meno dell’1% dei video caricati su TikTok – si legge nel rapporto pubblicato dalla piattaforma social -. Di questi, il 93% è stato rimosso nel giro di 24 ore dalla pubblicazione, mentre il 94,1% è stato rimosso prima di ricevere una segnalazione. Inoltre, l’87,5% dei contenuti rimossi non aveva ancora ricevuto neanche una visualizzazione, un dato in miglioramento rispetto al nostro ultimo report, che segnava una percentuale pari all’81,8%». I contenuti cancellati infrangevano diverse norme inserite nella policy della piattaforma social. In particolar modo, come spiegato da chi ha redatto il report, si parla di molestie mirate e cyber-bullismo, ma anche di incitamento all’odio.



TikTok ha rimosso 81 milioni di video tra aprile e giugno

A fare la differenza rispetto agli altri social – più lenti nel prendere decisioni dopo le segnalazioni – sono le tempistiche delle varie rimozioni. Nella nota che accompagna il report sul secondo trimestre del 2021, si danno anche le indicazioni temporali e strategiche che hanno portato alla cancellazione di questi oltre 81 milioni di video: «Per esempio, il 73,3% dei video di questo genere è stato rimosso prima di essere stato segnalato, rispetto al 66,2% del primo trimestre di quest’anno, così come per i video di incitamento all’odio con una percentuale del 72,9% contro il 67,3% da gennaio a marzo. Progressi che si devono ai continui miglioramenti dei nostri sistemi, che ci consentono di individuare in modo proattivo simboli o termini d’odio e altri segnali di abuso da inviare ai nostri safety team per un’ulteriore revisione».