«Avevo visto altri fare grandi cose con TikTok, ma il nostro account all’inizio era molto sperimentale»

Dave Earley è l'audience editor del Guardian Australia e a metà del 2019 ha aperto l'account TikTok, sulla scia di altri giornali che stavano già utilizzando la piattaforma

20/08/2021 di Giorgia Giangrande

Dave Earley è l’Audience Editor, direttore dello sviluppo del pubblico, del Guardian Australia ed è stato lui ad aprire a metà del 2019 l’account TikTok del giornale. Ad oggi, il profilo conta quasi 110 mila followers e parte di questo merito va a Matilda Boseley, la tiktoker reporter che abbiamo recentemente intervistato.

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Perché il Guardian Australia si è diretto su TikTok

Il Guardian è un giornale storico e sorprende che, per quanto non sia nativo del digitale, abbia saputo adattarsi rapidamente ai tempi attuali e, nello specifico, alla piattaforma più in voga del momento, TikTok. E quindi, c’è da domandarsi cosa abbia fiutato un giornale di questo calibro per indirizzare i propri contenuti anche su quel social network. Per questo, lo chiediamo a Dave Earley, che ci dice: «Ho aperto l’account TikTok del Guardian Australia a metà del 2019 perché avevo visto altri, in particolare il Washington Post, fare grandi cose lì, ma il nostro account era molto sperimentale all’inizio. Mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che lo facesse correttamente con una faccia sulla telecamera, ma era solo un progetto secondario per me, dal momento che stavo solo pubblicando video di notizie regolari (a volte con modifiche per utilizzare i suoni TikTok, quando avevo il tempo)». Fino a quando, dice: «Matilda si è offerta volontaria per iniziare a fare alcuni video per noi e ho colto al volo l’opportunità di avere alcuni contenuti fatti appositamente per TikTok».

Dai commenti presenti sotto i video, Dave Earley ritiene che la reputazione del Guardian Australia su TikTok sia migliorata: «Le persone dicono di amare i video di Matilda e abbiamo visto una grande crescita del nostro pubblico da quando ha iniziato a postare lei i contenuti». E quindi, qual è il segreto – o meglio, il formato – più giusto per fare informazione su TikTok? «Penso che il formato più giusto sia una persona, o più persone, che presentano i video, piuttosto che video di notizie dirette. Gli utenti di TikTok si aspettano di vedere le facce degli altri utenti che parlano con loro e questo è anche un modo per costruire il riconoscimento dell’account del Guardian Australia».

La Gen Z «da una prospettiva di business diretta»

Le risposte di Dave Earley sono inquadrate dal punto di vista tecnico e professionale di chi – per mestiere – studia l’evoluzione e l’andamento del pubblico. Infatti, quando gli chiediamo quanto pensa sia importante comunicare ai giovani, l’Audience editor ci dice che, anzitutto, bisogna sradicarsi dal pensiero stereotipato per cui i giovani non hanno interesse per le questioni che riguardano loro e il mondo intorno a loro.

E poi, dice, «Se possiamo portare loro del giornalismo affidabile, in un modo che trovano coinvolgente e interessante, è fantastico. Da una prospettiva di business diretta, in pochi anni questi giovani entreranno nel mondo del lavoro e consumeranno più notizie man mano che cresceranno. Ma se abbiamo già costruito con loro un rapporto e siamo stati affidabili per diversi anni, allora è più probabile che ci cerchino fuori da TikTok, per continuare a leggerci e a seguirci in modi più diretti». Dunque: creare un pubblico, fidelizzarlo,  fino a condurlo alla fruizione di un altro medium, ma sempre del Guardian. C’è esempio migliore di questo nell’ambito di una prospettiva transmediale?

Il Guardian Australia e il futuro di TikTok

Dave Earley ci racconta con orgoglio che il Guardian Australia è stato «il primo dei media australiani su TikTok nel 2019, e alcuni degli altri hanno iniziato a copiare lo stile video di Matilda da quando hanno visto il successo che abbiamo avuto». Per i futuro, si aspetta di continuare a far crescere il pubblico australiano e a vedere cosa possono fare per promuovere quella comunità e coinvolgerla ancora di più. Poi, ci svela una speranza futura: «Trattiamo le notizie sull’ambiente, sulle questioni indigene, sull’immigrazione e sul benessere più di molte altri media in Australia, e i giovani hanno a cuore anche questi temi. Sarebbe bello vedere i giovani trovare la nostra copertura completa di questi temi perché hanno sentito parlare per la prima volta del Guardian Australia su TikTok».

Anche lui, come Matilda Boseley, pensa che TikTok sia troppo grande ora per finire nel dimenticatoio. «Quindi, mentre è stato un inizio piuttosto lento per i media su TikTok negli ultimi due anni, penso che in futuro più punti di informazione continueranno ad unirsi. Questo potrebbe rendere lo spazio più competitivo e difficile per Guardian Australia distinguersi, ma è una buona cosa per i giovani, poiché avranno accesso ad ancora più fonti affidabili e attendibili». Da una persona con un incarico come quello di Dave Earley, non potevamo aspettarci uno spirito più competitivo di così: aspetto che equivale al raggiungimento di qualcosa di più grande.

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