I problemi che Threads potrebbe avere in Italia (se mai ci arriverà, come lascia pensare una notifica di inizio agosto)

Tra il 5 e il 6 agosto gli utenti di Instagram sono stati raggiunti da una notifica in italiano sulla possibilità dell'arrivo di Threads nel nostro Paese

15/08/2023 di Gianmichele Laino

Mentre si pianificano grandi eventi epici in Italia – come lo scontro diretto tra Elon Musk e Mark Zuckerberg, annunciato in pompa magna dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – sul web corre la vera sfida tecnologica tra le due realtà di riferimento dei personaggi in questione, Twitter e Meta. Quest’ultima azienda, infatti, aveva annunciato il lancio di Threads (che è regolarmente avvenuto negli Stati Uniti), come soluzione per portare sotto l’egida di Menlo Park un modo di comunicare molto simile a quello di Twitter (ormai diventato X, con tanto di rebranding). Ma per ora non se ne parla di vedere Threads in Italia (e negli altri Paesi europei). Tuttavia, una notifica arrivata nella notte tra il 5 e il 6 agosto a tutti gli utenti di Instagram potrebbe prefigurare qualche novità da questo punto di vista.

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Threads in Italia, la notifica che preannuncia novità

«Esprimiti al meglio con Threads, la nuova app di messaggistica di Instagram. Threads non è ancora disponibile nella tua area geografica, ma possiamo inviarti una notifica quando lo sarà. Imposta il promemoria». Queste informazioni, tra l’altro scritte in lingua italiana, farebbero pensare a un imminente sbarco di Threads nel nostro Paese. Tuttavia, la questione è molto più complessa e non riguarda soltanto l’Italia. L’approvazione, a livello comunitario, del Digital Markets Act impone una certa riflessione alle grandi aziende di Big Tech che dovranno offrire delle garanzie molto forti sul rispetto della concorrenza e sull’assenza di circostanze che facciano pensare a una sorta di abuso di posizione dominante.

Sette grandi aziende americane, tra cui anche Meta, hanno inviato delle richieste alla commissione europea, per capire se anche loro rientreranno tra i gatekeeper che, in quanto tali, dovranno fornire delle garanzie anche a nome degli utenti che usufruiscono dei loro servizi. Si tratterebbe di una figura con maggiori responsabilità e con minori possibilità di movimento. Per questo, in attesa di un pronunciamento chiaro sulla questione, le grandi aziende digitali sembrano tirare il freno a mano sui loro investimenti europei. E il mancato arrivo di Threads sul mercato comunitario è la summa di questa prudenza.

Tra l’altro Threads è ancora un progetto in fieri. Non è escluso, ad esempio, che la sua versione desktop (al momento, non c’è una vera e propria applicazione, quindi Threads aggirerebbe anche i tradizionali marketplace di Apple e di Google) possa essere limitata a dispositivi diversi da quelli Apple. Il social avrebbe diversi problemi nell’ecosistema iOS e, pertanto, potrebbe non raggiungere nell’immediato una fetta di utenti consistente. Insomma, non solo limitazioni sulla sua diffusione geografica, ma anche problemi legati a dispute, sempre più vive e vivaci, tra colossi tecnologici.

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