Theresa May è bloccata nella sua auto, mentre Angela Merkel la aspetta fuori

A volte la realtà ci mette di fronte a ciò che non vogliamo ammettere, e ormai Theresa May lo sa bene. Era davvero positiva stavolta, ed era arrivata al confronto con la camera piena di speranze. Eppure, anche stavolta, le hanno remato tutti contro, nonostante lei tenga duro, e sorrida dicendo che andrà tutto per il meglio. Si sa come si dice sul karma, e il piccolo incidente che ha preceduto l’incontro con Angela Merkel, ha davvero dell’ironia calzante.

Theresa May bloccata nella sua auto, mentre l’Europa la osserva

Theresa May arriva davanti al palazzo dove deve incontrare Angela Merkel. Salvo un po’ di pioggia,a tutto sembra regolare: l’orario è giusto, Angela è lì pronta, le bandiere di Germania, Uk e Ue sono state appese, i fotografi sono schierati. La premier britannica arriva dinanzi al palazzo di Berlino, ma rimane bloccata nella sua macchina. Un po’ come è rimasta bloccata dal suo stesso governo qualche giorno fa. La discussione sul temporaneo accordo stretto con la Ue infatti ha deluso tutti: opposizione, irlandesi, scozzesi, persino gli stesso partecipanti al governo. Theresa May è dovuta tornare nel vecchio continente  con un grande macigno: essere ostacolata dai suoi. Proprio come è stata ostacolata dalla maniglia della sua stessa auto, mentre fuori l’Europa la osserva.

Theresa May gelata da Germania e Ue: «L’accordo non si cambia»

Forse sperava in una mano tesa, ma non l’ha avuta. Riportando tutti i dubbi e le perplessità emerse durante la discussione di ieri alla Camera Inglese, Theresa May forse sperava di trovare in Juncker e Merkel dei negoziatori più disponibili dei suoi conterranei, ostinati a non voler far passare l’ipotesi del backstop. Invece, entrambi hanno tuonato un secco no: più di quanto si è fatto non si può fare, o così o Brexit no-deal.  «Spero che May e Merkel si augurino Buon Natale, ed un felice anno nuovo – ha dichiarato il ministro tedesco agli Affari europei Michael Roth commentando l’incontro delle due donne – È sempre un bene parlare, ma non ci sarà alcuna rassicurazione sulla riapertura del negoziato». La stessa Angela Merkel non era sembrata cosi ben predisposta a ricominiare le discussioni sul divorzio più complesso d’Europa. Non ne è felice nemmeno Jean-Claude Juncker, che dallù’europarlamento a Strasburgo ha detto di essere «sorpreso perché avevamo raggiunto un accordo il 25 novembre», definendo Brexit un «ospite a sorpresa» del summit Ue che si terrà questa settimana. «Vedrò May stasera e devo dire che l’accordo che abbiamo raggiunto è il miglior accordo possibile, è l’unico accordo possibile» ha continuato di fronte agli eurodeputati, chiarendo che «Non c’è spazio per nessun tipo di rinegoziazione».

Si voterà prima del 21 gennaio

Insomma, nessuna buona notizia da nessun fronte: il massimo che l’Europa poteva dare è alle spalle, e al Regno Unito non resta che gestire i pochi possibili scenari rimasti. Ritrattare il referendum, che in Uk non ha valore vincolante e che è una possibilità confermata anche dall’Ue nei giorni scorsi, uscire dall’Europa senza un piano, che risulterebbe in un tracollo economico annunciato, o farsi andare bene il contratto così come è stato negoziato, che significa una piena crisi di governo. Da Downing Street intanto fanno sapete che la Camera dei Comuni Britannica voterà il testo «prima del 21 gennaio», sperando che l’atmosfera natalizia renda tutti più buoni.

(Credits immagine di copertina: frame dal video condiviso su twitter da Sky News Politics)

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