Il test di Google che sta coinvolgendo anche i giornali italiani
Tra gli otto (erano nove, originariamente) Paesi europei coinvolti c'è anche il nostro
18/11/2024 di Enzo Boldi
Un’iniziativa che, probabilmente (anche se da Bruxelles, per ora, non è arrivato alcun commento), sta andando oltre alle richieste fatte dal regolatore europeo. Una sorta di braccio di ferro indiretto che ha come obiettivo quello di raccogliere dati sull’impatto del motore di ricerca più usato nel mondo (e nel Vecchio Continente) sugli articoli di giornale online. Il test in atto, da qualche giorno, su Google News, Google Search e su Google Discover in Europa, infatti, sembra voler rappresentare un segnale conflittuale inviato da Big G alle autorità continentali.
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Erano nove i Paesi coinvolti in questa sperimentazione, annunciata nelle scorse ore da Google sul suo blog ufficiale. Ora sono “solamente” otto, visto che dalla Francia è partita immediatamente una mobilitazione da parte del sindacato dei media transalpini che ha portato a un ordine immediato da parte del Tribunale di sospendere questo test. Negli altri otto Paesi, compresa l’Italia, tutto sta proseguendo come deciso in quel di Mountain View. Senza che nessuno abbia sollevato un indice per prendere la parola sottolineando i rischi futuri e futuribili di questa sperimentazione.
Test Google News, coinvolte anche le testate italiane
Ma cosa prevede questo test Google News (e altre funzioni di proprietà della Big Tech)? In pratica, l’1% degli utenti europei non troverà – tra i risultati delle sue ricerche sul motore di ricerca – risultati che rimandano ad articoli dei giornali che hanno sede nell’Unione Europea. Una sperimentazione, dice Google, che servirà a raccogliere dati sull’impatto dell’azienda nelle ricerche degli articolo giornalistici attraverso i suoi servizi. Ovviamente, il riferimento è alle normative sull’equo compenso agli editori e, secondo Mountain View, la raccolta di questi dati è una richiesta che proviene direttamente dai regolatori UE.
«Per soddisfare questa richiesta effettueremo un test limitato nel tempo in cui non mostreremo i contenuti di editori con sede nell’Unione Europea, su Google News, nella Ricerca Google o in Discover. Il test interesserà l’1% degli utenti di Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna».
Invece di disabilitare il traffico verso questi siti online, non era possibile valutare l’impatto dei servizi di ricerca di Google con altre metriche? Ovviamente sì, visto che l’azienda ha a disposizione moltissimi altri dati e non occorreva procedere con una “privazione” per condurre questo tipo di indagine. E Google sostiene che questo test non avrà effetti sull’equo compenso con gli editori, ma non tutti hanno siglato ancora accordi in questa direzione. Dunque, veicolare il traffico impedendo – anche se solo all’1% di utenti europei (circa 4,4 milioni di persone) – di raggiungere determinati giornali online, è un qualcosa di molto grave. Eppure, dalla stampa italiana – coinvolta – non è pervenuta alcuna reazione.