Ricciardi e il rischio della terza ondata di coronavirus
Lo ha detto in riferimento ad alcune regioni
19/10/2020 di Redazione
Mentre alcuni mettono in dubbio il fatto che siamo davvero in presenza di una seconda ondata (considerano, infatti, questo aumento di contagi partito dal mese di settembre come una sorta di coda rispetto alla prima ondata della primavera 2020), Walter Ricciardi – che è consulente del ministro della Salute per gestire questa fase di emergenza da coronavirus – ha già parlato di una terza ondata.
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Terza ondata, i timori di Walter Ricciardi
L’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, ha chiarito quali possono essere in questo momento i criteri da prendere in considerazione per fare qualcosa di più in merito al tracciamento dei contagi, soprattutto in alcune zone dell’Italia. La risposta di Walter Ricciardi a Repubblica non è propriamente ottimistica:
«In alcune regioni ormai è troppo tardi perché fronteggiano una crescita esponenziale del contagio – ha detto Walter Ricciardi -. Non possono più basarsi sul tracing, devono fare chiusure. Altrove però il tracciamento va potenziato: c’è la prospettiva di una terza ondata».
Terza ondata e tracciamento, cosa fare
La notizia di un tracciamento ancora inefficace, a causa soprattutto della resistenza del download dell’app Immuni, è un campanello d’allarme che potrebbe suonare definitivamente nei prossimi giorni. Su La Stampa si riporta anche un retroscena che potrebbe essere cruciale nella gestione dell’emergenza in queste ore, anche se sembra una soluzione di cui ancora si sta discutendo (quando, tra l’altro, i buoi sono già scappati dal recinto): ovvero l’obbligatorietà nel download dell’app Immuni.
Tuttavia, come detto da Ricciardi, anche questo aspetto del tracciamento potrebbe non funzionare in alcune regioni italiane, dove la curva dei contagi ha assunto un andamento esponenziale. Città come Milano e Napoli, ad esempio, sono in questa situazione, mentre Roma potrebbe diventare un territorio di questo tipo a breve. Per queste aree, Ricciardi non vede altre soluzioni che delle chiusure mirate.