Catania, la disperazione di una figlia: «Mamma, la nostra casa. Dove andiamo ora?» | VIDEO

26/12/2018 di Enzo Boldi

La disperazione di una donna che, dopo la paurosa scossa di terremoto che ha colpito Catania nella notte, gira in lacrime all’interno della propria casa mostrando i segni tangibili che il sisma di magnitudo 4.8 ha lasciato sulle pareti. Un grido di aiuto nei confronti della madre, mosso dall’evidente difficoltà di dover abbandonare tutto così com’è perché la propria stanza e la propria abitazione sono a rischio crollo. Un video toccante che mostra tutte le difficoltà, i timori e le ansie provocate dal forte sisma che ha colpito la città etnea alle 3.19 della notte tra il 25 e il 26 dicembre.

Dopo la grande paura, a Catania si vivono momenti di angoscia per quel che ancora potrà accadere per «colpa» dell’Etna. Il terremoto più forte è stato registrato questa notte alle 3.19, quando un sisma di magnitudo 4.8 ha colpito la cittadina etnea provocando il crollo di diverse abitazioni nelle province a Nord. Il terrore è stato grande e molte persone sono scese in strada e hanno ripreso con i  propri smartphone le scene immediatamente successive all’apice della scia sismica che va avanti da diversi mesi.

Il crollo del campanile della chiesa di Pennisi

Sul profilo Facebook di Maurizio La Greca, per esempio, sono mostrate le crude immagini del crollo del campanile della chiesa di Maria SS. del Carmelo, a Pennisi (in provincia di Acireale). Oltre alla torre campanaria è caduta al suolo anche la statua di Sant’Emidio, considerato dai cittadini del piccolo comune siciliano il santo protettore dei terremoti, perché la cittadina sorge proprio su una faglia sismica.

Catania, la paura della gente nel buio della notte

Altre testimonianze video sono state raccolte nella notte dai cittadini di Catania e delle sue province. Immagini che raccontano le grandi paure delle persone che, di fronte al un evento come quello sismico, si ritrovano a vagare impotenti per le strade della propria città, guardando le proprie case con il timore di non poterci rientrare più.

 

(foto di copertina:  ORIETTA SCARDINO / ANSA. Video: profilo Twitter ElLuchin1)

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