Il governo ritorna all’agricoltura: terra gratis a chi ha tre figli
30/10/2018 di Gianmichele Laino
Bambini e rivalorizzazione dell’agricoltura. Sembra di essere tornati negli anni ’30, dove la forza lavoro era rappresentata per la maggior parte dai figli delle famiglie numerose e dove il principale settore di sviluppo economico era proprio il primario. Terre gratis a chi farà nascere il terzo figlio nel 2019, 2020 e 2021: è questa la sorpresa inserita all’interno della manovra che, nei prossimi giorni, inizierà il suo iter parlamentare.
Terre gratis per chi ha il terzo figlio nel 2019, 2020 e 2021
Nel dettaglio, si tratterà di terreni affidati in concessione gratuita per 20 anni alle famiglie che avranno il terzo bambino in uno dei prossimi tre anni. In modo particolare, la misura prevederà a questo scopo la redistribuzione delle terre di proprietà dello Stato (al 50%) e di quelle incolte del meridione d’Italia (sempre al 50%, per i terreni abbandonati di Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sardegna, Sicilia e Abruzzo). Una misura a cui va riconosciuto un nobile intento (quello cioè di ripopolare i terreni abbandonati, sfruttando una delle ricchezze dimenticate del nostro Paese) ma che si esplicita con una scarsa programmazione e con una modalità destinata a fare polemica.
Innanzitutto il principio di sostegno allo sviluppo demografico è roba d’altri tempi. E poi, accorpando l’idea di dare in concessione dei terreni per 20 anni, si cerca di risolvere due problematiche in un colpo solo, rischiando di fare molta confusione. C’è di più: questa idea inserita all’interno della manovra comprenderà anche agevolazioni per i mutui fino a 200mila euro per le stesse famiglie con il terzo figlio che acquisteranno una casa in prossimità del terreno dato loro in concessione. Per ora, sono stati stanziati a questo proposito 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per il 2020.
Ancora non rivelati i dettagli per la distribuzione delle terre gratis
Oppure, i terreni potranno essere assegnati anche a giovani imprenditori agricoli che decideranno di destinare il 30% dello stesso terreno alle famiglie con il terzo figlio. Insomma, fare più bambini per reinventarsi – molto spesso dal nulla – contadini. Un’idea che ricorda vagamente la pubblicità di Stato del Ventennio. Le modalità con cui questa misura verrà applicata saranno stabilite dai ministeri competenti dell’Agricoltura e della Famiglia. Pertanto, fino a questo momento, i dettagli sulla quantità di terra da assegnare ai nuclei familiari numerosi e gli eventuali altri incentivi sono piuttosto sfumati.
Il costo della misura sulle terre gratis alle famiglie con il terzo figlio
Al momento, non si vede alcun intento programmatico costruito alla base di questa misura: la norma sa molto di contentino e di spot pubblicitario per incentivare acriticamente la natalità. Ma basterà promettere un pezzo di terra a chi – il più delle volte – non ha nemmeno contezza di come la si lavora (e degli investimenti necessari per garantire uno sviluppo agricolo coerente) per garantire ai giovani italiani la sostenibilità di una famiglia numerosa in tempi di crisi occupazionale?
L’idea, intanto, ha un impatto notevole. Se si considera che il fondo dalla quale questi soldi vengono tirati fuori ha la portata complessiva di 100 milioni di euro, il costo di questa misura andrà a incidere per il 20% (20 milioni di euro). Ma nessuna delle spese previste, purtroppo, rappresenta un incentivo concreto alle famiglie che, prima di tutto, vorrebbero una casa, un sostegno per il primo figlio (altro che il terzo!) o delle misure che garantiscano un benessere sociale più allargato per le giovani coppie.
(FOTO dal profilo Twitter ufficiale di Matteo Salvini)