Il caso vuole che Tim abbia sviluppato proprio un simil “Whatsapp di Stato”

Telsy, il centro di competenza di Cybersecurity e Crittografia dell'azienda, ha lanciato sul mercato un'app che sembra rispondere alle caratteristiche richieste dal governo. E c'è anche un dispositivo dedicato

27/11/2024 di Enzo Boldi

Dopo lo scandalo Equalize, il governo si è mobilitato alla ricerca di una soluzione in grado di proteggere le comunicazioni tra il governo, i Ministri e i rappresentanti delle istituzioni italiane. Dalle interlocuzioni interne (tra i Dipartimenti dedicati alla Sicurezza Nazionale e all’Innovazione tecnologica, ACN e AGID) sono emerse le caratteristiche che dovrebbe avere questa app di messaggistica istantanea. In particolare, ci si è concentrati sulla necessità di una crittografia end-to-end ancora più chiusa, con un livello di protezione delle comunicazioni molto più elevato (a partire dalle infrastrutture utilizzate) rispetto a ciò che offrono Whatsapp, Signal e iMessage. E proprio TIM ha sviluppato, oltre un anno fa, una soluzione chiamata TelsyInTouch che sembra rispondere proprio a queste esigenze.

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Telsy è il nome del centro di competenza di Cybersecurity e Crittografia del Gruppo TIM. E nel settembre dello scorso anno è arrivata la prima testimonianza del lavoro sullo sviluppo di un’app di messaggistica istantanea con un livello e uno standard di protezione molto più elevato rispetto alla concorrenza e alle altre applicazioni simili usate dalla maggior parte degli italiani.

Addirittura, qui si parla di una doppia soluzione: da una parte l’app TelsyInTouch, dall’altra il dispositivo TelsyInTouchPhone, un telefono che ha standard di protezione più elevati rispetto agli altri.

TelsyInTouch di TIM, è lei la “chat di Stato”?

Ma come funziona quest’app? La brochure pubblicata sul sito ufficiale (che risale all’aprile scorso) ci spiega alcune delle caratteristiche principale di questa applicazione disponibile per iOS e Android.

«Una app di instant messaging sicura che garantisce un’esperienza utente simile ai tradizionali dispositivi commerciali, con un’elevata qualità audio e video grazie all’uso di codec avanzati. Disponibile sia per Android che per iOS, l’app utilizza E2EE per chat, chiamate, videochiamate VoIP e file sharing». 

La sigla E2EE citata è proprio la crittografia end-to-end. Questa soluzione si basa su una VPN proprietaria e un’infrastruttura on permise, dunque chiuso e dedicato solamente al funzionamento di quest’app. Insomma, sembra essere proprio la soluzione ricercata dal governo. E, non a caso, questo prodotto che nel corso dell’ultimo anno è stato sponsorizzato sui social pochissime volte, è stato riproposto proprio nelle ultime ore dal profilo ufficiale di Telsy.

Un indizio che ha il valore della prova.

 

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