I tecnici Ue appoggiano la Commissione: «La procedura d’infrazione contro l’Italia è giustificata»

Il Comitato economico e finanziario del Consiglio si allinea con la Commissione e garantisce che l’apertura della procedura d’infrazione sul debito italiano è giustificata e legittima, approvando il contenuto del rapporto.

I tecnici Ue appoggiano la Commissione: «La procedura d’infrazione contro l’Italia è giustificata»

La linea dura europea contro il deficit eccessivo dell’Italia è giusta. Il passo tecnico che avvicina sempre di più l’apertura ufficiale della procedura di infrazione contro il Paese sembra annullare le speranze di Giovanni Tria e Giuseppe Conte, che cercano ancora di non darsi per vinti. Il ministro dell’Economia ha infatti cercato di tirare le fila dinanzi ai deputati, spiegando che «la Commissione Europea era sostanzialmente tenuta a preparare un rapporto» e che questo non sarebbe affatto «in contrapposizione con l’accordo di fine 2018 con il Governo italiano». Giovanni Tria ha anche ribadito l’intenzione della maggioranza ad avere «un atteggiamento costruttivo» nei confronti della Ue su questo tema, al fine di riuscire a raggiungere «un ragionevole punto di incontro», poiché «arrivare a un compromesso è nell’interesse dell’Italia». Rispondendo in vece alle critiche di Innocenzo Cipolletta, presidente di Assonime, Tria ha ribadito che «la stabilità finanziaria è un obiettivo imprescindibile», garantendo che «il Governo è determinato a centrare gli obiettivi adottando la dove necessario le iniziative adeguate per il loro raggiungimento». Tria ha anche ricordato che la riduzione della tassazione è «favorevole alla crescita se perseguita salvaguardando la stabilità finanziaria» e che è proprio questo che il governo intende, il governo intende spiegare«alla Commissione europea».

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dal canto suo continua ad augurarsi di riuscire a evitare la procedura. Il governo sarebbe infatti «massimamente determinato a evitare la procedura d’infrazione» a patto che questo non si traduca in «manovre bis» che secondo Conte si rivelerebbero «dannose» per il Paese. «L’impegno del Governo è quello di concordare con i partner europei un percorso credibile di riduzione del debito, nel segno della sostenibilità sociale e senza attuare manovre recessive – ha concluso quindi il presidente del Consiglio –  che sarebbero in contraddizione con l’agenda di rilancio della crescita adottata sin dallo scorso anno».

(Credits immagine di copertina:ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Share this article