E ora sulla Tav il M5S dice due cose un po’ diverse

17/01/2019 di Redazione

Non accenna a placarsi il confronto sulla Tav Torino-Lione, mentre si avvicina la fine dell’analisi costi-benefici voluta dal Movimento 5 Stelle. Nei giorni scorsi la Lega, favorevole alla continuazione dei lavori, ha aperto al referendum consultivo per arrivare alla decisione definitiva. Ora emergono visioni diverse nel campo dei pentastellati, con Danilo Toninelli che apre al confronto con la Lega e Roberto Fico che, invece, rispolvera la linea del No.

Toninelli apre alla Lega sulla Tav

In tv il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito: «Se l’analisi sarà negativa, senza alcun pregiudizio ne parleremo con la Francia e poi con la Lega. L’importante è gestire bene il portafoglio pubblico». Toninelli non ha nascosto che sulla Tav le posizioni del M5S sono state sempre lontane da quelle dei leghisti. Il Movimento, ha affermato, «è sempre stato contro un’opera che è uno spreco in assoluto, ma per essere coerenti abbiamo fatto l’analisi costi-benefici, che è una cosa molto complessa». Alla sua conclusione, l’analisi sulla Torino-Lione dovrà essere «protocollata». A quel punto entreranno in scena i due partiti di governo.

Fico ricorda che il No è una «battaglia fondativa» del M5S

Le aperture ai leghisti non piacciono a Fico. In un post su Facebook il presidente della Camera ieri ha precisato di non rinnegare ma rivendicare lo strumento del referendum, ma ha ricordato anche che quella contro la Tav è una «battaglia fondativa» del M5S.

«Credo profondamente nello strumento referendario, da sempre, e continuo a farlo», – ha scritto nel suo messaggio lo storico esponente del Movimento. «E anche a proposito di Tav ho detto – ha continuato Fico – che ogni volta che i cittadini raccolgono le firme per indire un referendum meritano rispetto e considerazione». «Allo stesso modo però – ha proseguito la terza carica dello Stato – rivendico una battaglia fondativa del Movimento 5 Stelle, quella contro la linea ad alta velocità Torino-Lione». E ancora: «Ci sono dei principi identitari per ogni forza politica, se così non fosse avremmo proposto un referendum sul reddito di cittadinanza o sul taglio dei vitalizi. Non lo abbiamo fatto perché questi sono punti di partenza su cui si declina l’identità del Movimento. Credere profondamente nella partecipazione non significa rinunciare alle proprie idee».

(Foto di copertina da archivio Ansa: il presidente della Camera Fico e il ministro di Infrastrutture e Trasporti Toninelli nella Sala Regina della Camera dei Deputati, il 20 giugno 2018. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

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