Dopo Tap e Tav il M5S si divide sul Muos, il mega sistema radar americano in Sicilia

02/11/2018 di Redazione

Non solo Tav, Tap e altri grandi opere. Il Movimento 5 Stelle si divide in queste ore anche sul Muos, il maxi sistema radar satellitare americano installato in Sicilia, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, attivo dal 2016. A sollevare il caso sono state le parole pronunciate da Giampiero Trizzino, deputato M5S presso l’Assemblea Regionale Siciliana, un pasionario che si oppone al sistema di comunicazioni gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Il Muos divide il M5S: il governo stoppa il deputato regionale

Ad Obiettivo Radio1 l’esponente pentastellato ha dichiarato: «Il Movimento 5 Stelle e il governo hanno già preso una posizione, quella che hanno sempre avuto, e Luigi Di Maio a breve la comunicherà. La nostra posizione resta la stessa: siamo contro il Muos. Non ci sono alternative». Trizzino ha anche definito «un fatto già passato» la memoria presentata dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta per chiedere di bocciare il ricorso dei ‘No Muos’, gli attivisti che vogliono bloccare l’attività del sistema satellitare. Il Ministero, dal canto suo, contesta l’iniziativa degli attivisti, dando ragione agli americani. L’ultima parola sarà pronunciata dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, il massimo organo della giustizia amministrativa operante in Sicilia, il prossimo 14 novembre, quando dovrà decidere se annullare o meno le autorizzazioni ambientali per violazione del vincolo di inedificabilità.

Intanto, anche ieri il Ministero si è fatto sentire, per prendere nettamente le distanze dal deputato regionale Trizzino. «La linea sul Muos – è stata la replica della Difesaè molto chiara e in questi giorni il governo è al lavoro sul dossier. Qualsiasi altra esternazione o posizione assunta da esponenti non appartenenti all’esecutivo è da considerarsi espressione del singolo soggetto politico, non del Ministero della Difesa». Insomma, da una parte i vertici nazionali e da una parte i movimentisti. Come già accaduto nei giorni scorsi per i lavori del gasdotto in Puglia. Una partita non semplice. Il M5S rischia uno scontro con la base. Trizzino nei No Muos ha arruolato anche Luigi Di Maio, che nei giorni scorsi ha avvertito che ci sarebbero state a breve «novità» sulla questione. Di sicuro un passo un indietro complicherebbe le relazioni con gli Usa. Il mega sistema radar in Siciliaè stato installato in base a un trattato internazionale siglato tra Roma e Washington e costato 7 miliardi di dollari. Il Muos serve alle comunicazioni della marina americana e alla nostra sicurezza interna, ed è capace di coprire un terzo del pianeta.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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