Le peripezie della Sardegna sul coronavirus, il Tar boccia anche l’obbligo di tampone per entrare

Dal passaporto sanitario all'ultima ordinanza di Solinas, storia di una regione che ha fatto un po' il flipper sulla pandemia

17/09/2020 di Gianmichele Laino

Cos’è stata questa regione Sardegna nel corso dell’epidemia da coronavirus? Un po’ tante cose: prima un territorio Covid-free che voleva assolutamente essere tutelato dalla prevedibile onda di vacanzieri di luglio e agosto, poi il territorio indicato più volte come centro dei contagi estivi, visti gli assembramenti in locali e luoghi di ritrovo della movida. Poi, infine, un territorio in cui si voleva impedire una crisi di contagi da importazione, tornando agli antichi fasti della regione isolata rispetto alla diffusione dell’epidemia. Per questo il tampone obbligatorio Sardegna era stata la soluzione individuata dal governatore Christian Solinas.

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Tampone obbligatorio Sardegna bocciato dal Tar

Tuttavia, il Tar ha bocciato questa ordinanza rendendola illegittima. Soprattutto perché andrebbe a minare, secondo quanto riportato nella motivazione, il principio della libera circolazione tra le regioni previsto dall’articolo 16 della Costituzione Italiana. Solinas aveva chiesto alle persone arrivate in Sardegna una apposita certificazione (tampone o test sierologico) o, in alternativa, la promessa di sottoporsi al test entro 48 ore e previo isolamento fiduciario.

Una misura che il Tar ha ritenuto illegittima, annullando l’ordinanza. Questa volta, la decisione si è resa necessaria vista la natura del documento emanato dal presidente di regione. Il passaporto sanitario, invece (che contrastava con gli stessi principi di libera circolazione), non era stato messo in atto dal governatore, dopo le polemiche che erano state sollevate e, soprattutto, dopo la decisione del governo di riaprire completamente tutti i confini per le vacanze estive (che avrebbe reso inutile il passaporto sanitario).

Tampone obbligatorio Sardegna, l’ultima polemica in regione

La situazione in Sardegna è diventata piuttosto complessa dopo quanto accaduto questa estate, con lo scandalo del Billionaire e delle altre discoteche del nord dell’Isola. Per questo Christian Solinas aveva voluto provare a mettere un argine alla diffusione del contagio. Una questione che però si è scontrata con la sentenza dei giudici amministrativi che hanno bloccato tutto. Già nei giorni scorsi, dall’inizio del periodo coperto dall’ordinanza, si erano registrati alcuni disagi e molta confusione. Clima che, in questa pandemia, ha più volte attraversato la Sardegna.

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