Ieri Salvini diceva che «il taglio dei parlamentari è un Salva-Renzi»

13/08/2019 di Enzo Boldi

Cambiare idea è legittimo, ma in politica si rischia di fare brutta figura. Oggi, durante il suo acceso discorso in Senato prima del voto sulla calendarizzazione parlamentare della crisi di governo, Matteo Salvini si è detto pronto a far votare i deputati della Lega la famosa riforma costituzionale che prevede il taglio parlamentari. Solo ieri, però, aveva definito questa prospettiva come una mossa per salvare le poltrone di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Un repentino cambio di marcia da parte del ministro dell’Interno.

Il Movimento 5 Stelle ha esultato dopo l’annuncio in Aula di Matteo Salvini, scrivendo sui social «la Lega ha ceduto». I sostenitori del Carroccio, invece, stanno sottolineando come il gesto e l’apertura del loro segretario di partito sia stata una mossa per mettersi a disposizione del Paese. Sta di fatto che in poco più di 24 ore il piano d’azione del ministro dell’Interno in carica sia stato stravolto. E a farlo è stato lui stesso. Solamente lunedì pomeriggio, infatti, twittava così:

Ma il taglio parlamentari non era un Salva-Renzi?

Parole ben diverse da quelle pronunciate oggi al Senato, dove il ministro dell’Interno ha comunque parlato tantissimo di Matteo Renzi facendo vari riferimenti a lui. Poi l’apertura al Movimento 5 Stelle per votare la riforma costituzionale sul taglio parlamentari. Un passo indietro che ha il sapore del tatticismo politico per stanare i quasi ex alleati di governo e le altre forze politiche che hanno detto sì all’ipotesi di un governo istituzionale. Sul web, però, ormai si è sdoganata la tendenza: poter dire tutto e il contrario di tutto. In poco più di 24 ore.

(foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI + TWEET DI MATTEO SALVINI)

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