Rinviato il referendum sul taglio dei parlamentari

05/03/2020 di Enzo Boldi

Come prevedibile, il governo ha deciso di rinviare il referendum sul taglio parlamentari. Lo si apprende da fonti dell’Esecutivo. La consultazione era prevista per domenica 29 marzo, ma l’emergenza coronavirus – al netto di tutte le disposizioni temporanee prese e ufficializzate negli ultimi giorni da Palazzo Chigi – ha convinto l’Esecutivo a posticipare la consultazione popolare. Ancora da definire il calendario, ma la decisione è stata presa anche per l’impossibilità di portare avanti le campagna elettorali nelle zone rosse, ma anche in tutte le regioni di Italia dato che da oggi tutte hanno accusato almeno un caso di contagio da Covid-19.

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A confermare la notizia è stata confermata dal Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà: «Il governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell’emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata. Le procedure referendarie in Italia e all’estero, dunque, si sospendono e saranno rinnovate quando sarà fissata una nuova data per il referendum. La legge ci consente di fissare una nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50° e il 70° giorno successivo all’indizione».

Inizialmente il referendum sul taglio parlamentari – o taglio degli eletti – era stato calendarizzato per domenica 29 marzo, dopo il via libera della Corte di Cassazione. Proprio i giudici avevano valutato legittime le firme raccolte per la presentazione della richiesta che va in contrasto con il provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e votato all’inizio del governo Conte-2 (quello con Partito Democratico, Liberi e Uguali e Italia Viva). L’iter era partito durante le fasi dell’Esecutivo guidato dai pentastellati e dalla Lega.

Referendum sul taglio parlamentari rinviato dal governo

In attesa di fare chiarezza – e che l’emergenza coronavirus rientri – le ipotesi parlano di un rinvio alla seconda metà di maggio. Le date in ballo, anche se ancora manca la conferma ufficiale, e al vaglio dell’Esecutivo sono quelle del 17 o del 24 maggio 2020. Non è detto che il referendum sul taglio parlamentari sia abbinato alle prossime elezioni regionali, quindi sembra essere difficile proporre un election day per combinare le due chiamate alle urne. Sta di fatto che la consultazione popolare, visto lo stato di emergenza, non poteva essere sostenuta così a ridosso dei provvedimenti presi per gestire la chiusura delle scuole (e non solo).

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