Il Movimento 5 Stelle gioca d’anticipo: vuole convocare la Camera in via straordinaria per il taglio dei parlamentari

09/08/2019 di Enzo Boldi

La strategia del Movimento 5 Stelle trova sponda sulla Costituzione. Dopo le polemiche per la mossa di Salvini di interrompere, di fatto, il matrimonio gialloverde ecco che i pentastellati provano a giocare d’anticipo sul taglio parlamentari. Nella mattinata, infatti, Luigi Di Maio e Carlo Sibilia hanno sottolineato come il leader del Carroccio abbia seguito presunti ‘interessi berlusconiani’ per evitare questa storica diminuzione di 350 senatori e deputati. Ora, secondo quanto rivelato dall’Ansa, l’idea è quella di chiedere una sessione straordinaria alla Camera per approvare quella riforma costituzionale. E proprio la Carta viene in loro aiuto.

Partiamo dalla cronistoria. Stamattina la Lega – con un documento a prima firma del capogruppo al Senato Romeo – ha presentato una mozione di sfiducia al Senato nei confronti di Giuseppe Conte. Il testo è stato presentato lì perché quello è stato il ruolo della prima fiducia ottenuta dal presidente del Consiglio all’inizio di questa legislatura. Prima che tutto questo avvenga, in attesa della convocazione dei capigruppo (il 13 agosto alle ore 16) da parte di Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Movimento 5 Stelle prova a giocare d’anticipo.

Il taglio parlamentari e il gioco d’anticipo del M5S

L’idea, infatti, è quella di convocare in seduta straordinaria la Camera dei deputati, prima del voto di sfiducia nei confronti di Giuseppe Conte – il cui esito sembra essere più che scontato – che ancora deve essere calendarizzato. E i pentastellati possono usufruire delle indicazioni dell’articolo 62 della Costituzione Italiana.

Ciascuna Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo Presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti [cfr. art. 77 c. 2].

Quando si riunisce in via straordinaria una Camera, è convocata di diritto anche l’altra.

La convocazione straordinaria

La convocazione straordinaria servirebbe per votare il taglio parlamentari fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Per farlo occorre che un terzo dei suoi componenti sia favorevole e – a conti fatti – i pentastellati a Montecitorio sono 216, sei in più della soglia minima dei 210 richiesti dalla Costituzione. Se si vorrà effettuare questa sforbiciata al numero di deputati e senatori, l’occasione è da cogliere al balzo.

 

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