Il Partito Radicale deposita le 669 firme raccolte per il referendum sul taglio dei parlamentari. Ma ne servivano 500mila

10/01/2020 di Enzo Boldi

I numeri non tornano. Dopo le difficoltà nel reperire le 64 firme di senatori e deputati, con il passo indietro di diversi parlamentari (in attesa del termine ultimo rinviato a domenica 12 gennaio), fallisce anche il secondo tentativo di portare gli italiani alle urne per il referendum sul taglio parlamentari. L’iniziativa promossa nelle piazze e nelle strade di tutta Italia dal Partito Radicale, ha coinvolto solamente 669 persone. Una cifra ben distante da quel 500mila richiesto per presentare la domanda di consultazione popolare.

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Una cifra troppo bassa di firme che, però, sono state consegnate lo stesso questa mattina negli uffici della Corte di Cassazione, a Roma. E il segretario del Partito Radicale, Maurizio Turco, si scaglia contro i media che hanno oscurato la loro iniziativa: «Abbiamo voluto verbalizzare la violenta censura attuata dai media e dal servizio pubblico», ha detto nel corso di una conferenza stampa organizzata all’uscita del palazzo della Cassazione.

Taglio parlamentari, fallisce la raccolta firme del Partito Radicale

I numeri sono troppo bassi e non consentiranno di procedere seguendo questa via. Le sole 669 firme raccolte in questi mesi, sono ben distanti dalle 500mila richieste dalla Costituzione. Quindi, adesso, l’ultima possibilità di ottenere un referendum sul taglio parlamentari resta quella raccolta firme di deputati e senatori. Anche in questo caso, però, sembrano esserci diverse difficoltà.

Resta in pista la strada di senatori e deputati

Ieri, infatti, scadeva il termine ultimo per consegnare le 64 firme necessarie da depositare alla Cassazione per chiedere il referendum. All’ultimo istante, però, quattro parlamentari (anche se poi anche questo numero sembra esser di gran lunga superiore) si sono tirati indietro. Adesso è stata ottenuta una proroga fino a domenica prossima e sono già partite le trattative tra senatori e deputati. Ma la misura sembra non poter mai esser colma.

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