Il taglio dei parlamentari sarà votato alla Camera il 22 agosto
13/08/2019 di Enzo Boldi
La conferenza dei capigruppo alla Camera ha approvato il calendario dei prossimi eventi a Montecitorio. La riforma costituzionale che prevede il taglio parlamentari è stata fissata per le ore 15 di giovedì 22 agosto. Il giorno precedente, invece, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte farà le sue comunicazioni ai deputati. L’orario dell’intervento del premier è previsto per le 11.30.
Più di una settimana, dunque, per il voto della riforma che prevede il taglio dei parlamentari, come confermato dalla riunione dei capigruppo alla Camera. La commissione Affari costituzionali si riunirà la mattina di giovedì 22 agosto come ultimo passaggio. La riforma costituzionale, però, non sarà discussa a Montecitorio se nei giorni precedenti ci sarà la crisi di governo. Il 20, infatti, Giuseppe Conte parlerà al Senato prima di recarsi (24 ore dopo) davanti ai deputati. E da lì si capirà se la fine del governo sarà addirittura anticipata prima del voto sul taglio parlamentari.
Il taglio parlamentari alla Camera il 22 agosto
Se, infatti, il presidente del Consiglio dovesse decidere di dimettersi il 20 agosto (quando andrà al Senato) o il 21 (quando sarà alla Camera dei deputati), tutto il calendario stilato salterebbe perché la conclamata crisi di governo diventerebbe effettiva. Un rischio che è stato paventato anche nella riunione dei capigruppo che hanno parlato anche di questa ipotesi decidendo, però, di rinviare la votazione proprio dopo la doppia comunicazione di Giuseppe Conte alla Camera.
L’allarme di Luigi Di Maio
Un allarme che è stato palesato anche da Luigi Di Maio su Facebook.
«Dovete sapere che quando viene sfiduciato un governo, si paralizza anche l’attività parlamentare e si cancellano i calendari. Dunque, se la Lega sfiducia Conte il 20 agosto lo fa solo per non tagliare i parlamentari due giorni dopo. E avrà preso in giro ancora una volta gli italiani».
(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)