Si suicida nella tipografia, i giornali Gedi optano per lo sciopero

17/06/2018 di Redazione

La notizia del suicidio di un uomo di 49 anni, caporeparto della tipografia di Savogna in provincia di Gorizia, riporta l’attenzione sulle troppe morti sui luoghi di lavoro. La delocalizzazione dello stabilimento a Padova, che stampa i quotidiani del gruppo Gedi il Messaggero Veneto e Il Piccolo, ha avuto un impatto troppo forte sull’uomo, che ha deciso di impiccarsi all’interno della tipografia dopo che, dalle prime ricostruzioni, si è pentito di avere rifiutato il trasferimento.

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Suicidio tipografia Gorizia, sciopero Repubblica e La Stampa

Una volta appresa la vicenda, i quotidiani del gruppo Gedi, tra cui Repubblica e La Stampa, hanno proclamato uno sciopero per domenica 17 giugno.

La notizia colpisce profondamente le nostre redazioni, che in questo periodo sono alle prese con una serie di novità, a livello lavorativo, organizzativo e grafico, intraprese da Gedi News Network“, si legge in un comunicato dell’assemblea dei redattori del Piccolo e del Messaggero Veneto”.

Suicidio tipografia Gorizia, comunicato Gedi

Anche il gruppo Gedi ha rilasciato una dichiarazione: “Il gruppo è profondamente colpito e fortemente addolorato per quanto accaduto” e ha espresso “le più sentite condoglianze alla famiglia, alla quale assicurerà aiuto e vicinanza”.

Molto forte è stata la presa di posizione della Federazione nazionale della Stampa e dell’Assostampa del Friuli Venezia Giulia: “Il rispetto che si deve a tutti i lavoratori, alle loro vite e alle loro famiglie non può non imporre una riflessione su politiche aziendali che, ormai ovunque, spingono le aziende a trattare il bene informazione con criteri esclusivamente ragionieristici. Viene così fatta passare in secondo piano la qualità del prodotto, il radicamento sul territorio e, purtroppo, anche la dignità del lavoro, sempre più ridotto a merce, e delle persone, ormai pedine da spostare senza criterio sullo scacchiere dei risparmi, degli accorpamenti e dei tagli indiscriminati“.

(Foto credits: Corriere.it)

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