L’immagine dello striscione «Ciontoli ti aspettiamo – i detenuti» è un fotomontaggio

Alcune precisazioni su un "meme" nato da una pagina Instagram (che ha inserito anche la sua firma) e che ha creato un po' di confusione tra gli utenti

06/05/2021 di Gianmichele Laino

L’immagine di uno striscione Ciontoli ti aspettiamoLa firma in calce, i detenuti. L’esposizione alle finestre di un istituto carcerario. Non è, ovviamente, un fatto di cronaca realmente accaduto, ma si tratta semplicemente di un fotomontaggio, che reca la firma in calce della pagina Instagram che lo ha creato. Eppure, a quella firma non tutti hanno prestato attenzione. Il risultato è che l’immagine è stata condivisa e commentata come se fosse vera. E invece non lo è.

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Striscione Ciontoli ti aspettiamo è un fotomontaggio

Più di qualcuno, si diceva, è incorso nell’errore e nell’equivoco. Selvaggia Lucarelli, ad esempio, ha segnalato un post su Facebook – ora rimosso – in cui si diceva: «Non so se è un fake che gira, ma a me piace. Piace un sacco».

Ma in tanti altri si sono chiesti se l’immagine fosse corrispondente alla realtà o meno. In tanti, anche sulla pagina Instagram che per prima ha proposto il fotomontaggio, hanno manifestato un certo smarrimento nei confronti della fotografia.

 

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Un post condiviso da Lorenzo Lombardi Dallamano (@il_rammaricato)

Giornalettismo può confermare che si tratta di un fotomontaggio. «La foto è assolutamente falsa, come comprovato dal logo» – ci ha spiegato l’admin della pagina Instagram @il_rammaricato, dove – appunto – l’immagine è stata condivisa per la prima volta. «Il meme nasce come tutti meme, prendendo foto non protette da copyright e modificata per strappare un amaro sorriso, in una vicenda che non merita alcun sorriso. È il senso della pagina “@il_rammaricato”, che prevede molta amarezza e qualche sorriso. Tra l’altro è una vicenda che abbiamo seguito con molta attenzione sin dall’inizio, così come ne seguiremo altre come quella dei fratelli Bianchi».

In più, si fa riferimento anche al dibattito che si sarebbe scatenato intorno a questa immagine che circola, ormai con frequenza, sui social network: «Non condivido il fatto che ci siano commenti che incitano all’odio. Se io vedessi qualsiasi commento di ordine violento, lo avrei cancellato, come del resto ho sempre fatto. Non trovo incitamento all’odio. Vedo molta goliardia, commenti sardonici o puramente sarcastici, altri pieni di rabbia. Ma come si fa a non avere tutto questo ventaglio di sentimenti circa questa vicenda?».

Importante, dunque, sottolineare che l’immagine che circola non corrisponde a verità. Nelle scorse ore, la famiglia Ciontoli è stata trasferita in carcere (alcuni a Rebibbia, altri a Regina Coeli), affronteranno un periodo di isolamento.

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