Stretta del Senato sulla Xylella: carcere a chi non distrugge le piante

L’emendamento soprannominato “stretta Xylella” al dl semplificazioni è stato approvato al Senato. L’emendamento prevede anche il carcere da 1 a 5 anni in caso di mancato rispetto delle norme sulla distruzione delle piante infette. Le misure fitosanitarie ufficiali dovranno infatti essere attuate «in deroga ad ogni disposizione vigente» e nel rispetto della normativa europea.

Stretta anti Xylella, possibile anche la reclusione dino a 5 anni per mancata attuazione delle norme

Le misure fitosanitarie di urgenza include nell’emendamento passato al Senato potranno essere attuate anche in presenza di vincoli culturali, paesaggistici ambientali e forestali. Il testo dell’emendamento recita: «Al fine di proteggere i beni culturali, l’ambiente, il territorio, il paesaggio, l’agricoltura e le foreste dalla diffusione di organismi nocivi per le piante, le misure fitosanitarie ufficiali e ogni altra attività ad esse connessa, derivanti da provvedimenti di emergenza fitosanitaria, ivi compresa la distruzione delle piante e dei prodotti delle piante contaminate, si provvede in deroga ad ogni disposizione vigente, nei limiti e secondo i criteri indicati nel decreto di emergenza fitosanitaria e nel comma 2 bis, articolo 6 della decisione di esecuzione Ue 789 del 2015». . Lo prevede un emendamento dei relatori al dl Semplificazioni approvato dalle commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali al Senato. Dunque, le misure fitosanitarie di urgenza potranno essere attuate anche in presenza dei vincoli culturali, paesaggistici, ambientali e forestali derivanti dalle norme specifiche di settore.

(Credits immagine di copertina: ANSA) 

 

 

 

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