Strage discoteca Corinaldo, arrestata la ‘banda dello spray urticante’

I carabinieri di Ancona hanno arrestato sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel modenese, in merito all’inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Nel locale, tra il 7 e l’8 dicembre 2018, morirono cinque giovani e una donna di 39 anni. Sono finite in carcere sei persone che erano alla Lanterna Azzurra quella sera, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca spruzzando spray al peperoncino.

I reati contestati ai presunti responsabili della strage della discoteca a Corinaldo

A tutti i sei arrestati viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine in discoteche del Centro e Nord Italia con l’uso di spray urticante. La stessa modalità, per l’accusa, sarebbe stata utilizzata alla Lanterna Azzurra dove i sei arrestati si trovavano la sera della strage: a questi sei sono contestati anche l’omicidio preterintenzionale plurimo e le lesioni personali ai danni di altre 197 persone che rimasero ferite nella calca seguita alla diffusione dello spray al peperoncino nella discoteca dove i ragazzi attendevano l’esibizione in dj set del trapper Sfera Ebbasta. Nell’inchiesta erano già indagate a vario titolo 17 persone oltre a un minorenne inizialmente sospettato di aver spruzzato lo spray nella discoteca quella sera: per l’ipotesi di omicidio colposo plurimo sono state chiamate in causa nove persone tra gestori, proprietari e un addetto alla sicurezza; altre otto, tra cui il sindaco di Corinaldo Matteo Principi e i componenti della Commissione unificata di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo dei Comuni associati in seno all’Unione Misa-Nevola che rilasciò i permessi per il locale nel 2017, devono rispondere, a vario titolo, di reati che vanno dal concorso in omicidio colposo, disastro colposo e falsità ideologica per le irregolarità riscontrate nei locali della discoteca.

Il legale di una mamma che ha perso la figlia: «Soddisfatti, attendiamo sviluppi»

«È una soddisfazione scontata. Sapevamo che la procura e la polizia giudiziaria stavano lavorando ancora e che questo periodo di silenzio non era per disinteresse, ma perché erano in corso altri approfondimenti istruttori». Lo afferma all’Adnkronos l’avvocato Luca Pancotti, legale della famiglia di Emma Fabini, una delle giovanissime vittime della tragedia alla discoteca ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo, commentando la svolta nelle indagini sulla ‘banda dello spray’. «Soddisfazione perché si vede che l’attenzione investigativa non scema»,  prosegue l’avvocato secondo il quale le responsabilità andranno acclarate ma «attendiamo fiduciosi gli sviluppi».

Salvini: «Per i responsabili galera senza attenuanti»

«Grazie ai carabinieri e agli inquirenti: avevamo promesso indagini serie e rigorose per prendere i responsabili di quella tragedia e ora c’è un segnale importante. Nessun arresto restituirà le vittime ai propri cari, purtroppo, ma è nostro dovere individuare i colpevoli e punirli come meritano. Speriamo che la Giustizia preveda galera certa per tutti, senza sconti o attenuanti». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando i sette arresti per omicidio preterintenzionale per la strage nella discoteca di Corinaldo a dicembre 2018.

[CREDIT PHOTO: ANSA/PASQUALE BOVE]

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