Le stelle sono tante, milioni di milioni. Era l’incipit di un noto jingle pubblicitario. Ma potrebbe adattarsi benissimo anche a quello che si è verificato in questi giorni in relazione a una vicenda che ha occupato l’agenda politica per diverse ore. Si tratta, nello specifico, della presunta stella simbolo delle Brigate Rosse che sarebbe comparsa all’interno di un ascensore nella palazzina del Tg2 a Saxa Rubra. In realtà, alcuni selfie postati sui social network da giornaliste della testata dimostrano come la stella nell’ascensore sia stata vergata almeno dal 2021 e che, dunque, nulla abbia a che fare con la partecipazione di Gennaro Sangiuliano – direttore del Tg2 – alla convention milanese di Fratelli d’Italia.
A quanto pare, l’ascensore della palazzina del Tg2 di Saxa Rubra era fotografatissimo. Diversi giornalisti l’avevano eletto a set ufficiale per le immagini da condividere sui social network. Questa mattina, Dagospia aveva ripescato la fotografia dell’anchor woman del Tg2 Manuela Moreno che, nell’aprile 2021, si scattava questo selfie:
La stella si vede chiaramente sullo specchio dell’ascensore: poteva essere lì da diverso tempo e dunque la connessione con la partecipazione alla convention di Fratelli d’Italia del direttore Gennaro Sangiuliano non sussiste. Repubblica, poi, ha ripescato anche alcune foto di Maria Leitner, altra giornalista del Tg2 che spesso ha postato immagini dall’ascensore. Dunque, una notizia su cui si è costruita una narrazione politica difficilmente dimenticabile (sono intervenuti a esprimere solidarietà a Gennaro Sangiuliano, in maniera genuina, diversi rappresentanti del mondo politico, in maniera bipartisan) rischia di naufragare per alcuni selfie postati sui social network in maniera altrettanto genuina. Inoltre, c’è chi fa notare che – se la stella identificata come simbolo delle BR sia esattamente quella dell’ascensore dei selfie – il fatto di non essere circoscritta in un cerchio la renderebbe distante da qualsiasi identificazione con un simbolo politico.