Lo spread non si ferma e supera i 300 punti base
02/10/2018 di Donato De Sena
Non si ferma la corsa al rialzo dello spread Btp/Bund. Stamattina il differenziale tra rendimento dei titoli di Stato decennali italiani ed omologhi tedeschi ha superato la soglia dei 300 punti base. In apertura ha toccato quota 311: un record negli 5 anni, un nuovo massimo da giugno 2013. Si tratta di un dato allarmante, che conferma i timori del mercato sulla manovra finanziaria che il governo Conte sostenuto da M5S e Lega intende varare. La salita dello spread (in mattinata intorno alle 10 si è poi assestato tra i 290 e i 300 punti) è iniziata la scorsa settimana, dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri – giovedì 27 – della nota di aggiornamento al Def che ha fissato il deficit/pil per il 2019 al 2,4%. (Ultimo aggiornamento alle 10.10 del 2 ottobre)
Spread Btp/Bund oltre quota 300 punti base, rendimento mai così alto dal 2014
ore 10.10. Spread a 295 dopo aver superato quota 300 punti, leggera perdita a Piazza Affari. Dopo aver superato i 300 punti base lo spread si è stabilizzato sopra quota 290, intorno ai 295 punti. In Borsa intanto dopo l’apertura in terrreno negativo si respira un clima meno nervoso ma comunque volatile. A in Piazza Affari dopo la prima ora di scambi siè attenuata la corrente di vendite, con l’indice Ftse Mib che segna un calo attorno al punto percentuale. Sempre deboli le banche con Carige in asta di volatilitaà e Mps in ribasso del 3%. Unicredit e Intesa perdono un punto e mezzo. Sale di un punto percentuale Banca Generali.
ore 9.30. Spread, rendimento al top dal 2014: tasso al 3,43%. Il differenziale tra Btp e Bund volato a 300 punti base ha fatto segnare i massimi dalle fibrillazioni durante la formazione del governo a fine maggio. Il rendimento del Btp decennale è salito al 3,43% e ha superato i massimi della scorsa primavera. Il rendimento non era così alto dalla primavera del 2014.
LEGGI ANCHE > Cos’è lo spread
ore 9.20. Spread, dopo l’apertura quota 311 punti. Lo spread pochi minuti dopo l’apertura ha toccato quota 311 per poi ritornare intorno ai 300 punti base.
ore 9.20. Spread a quota 300, Borsa giù. Segnali negativi anche a Piazza Affari. Dopo i primi scambi in Borsa l’indice Ftse Mib stamattina ha ceduto l’1,4% con le banche molto deboli per il ritorno della tensione sui titoli di Stato italiani. Tra i titoli principali, Banco Bpm è sospesa in asta di volatilità in calo teorico del 4,8%, Bper perde il 4,5%, Ubi il 4,2%, Mps, Carige, Unicredit e Intesa cedono oltre tre punti percentuali. In caduta anche Tim (-3% a 0,48 euro), tiene Luxottica (+0,6%) dopo la fusione con Essilor, sale dell’1% Saipem.
(Foto di copertina da archivio Ansa: un operatore al lavoro in una banca italiana a Milano. Credit immagine: ANSA / MATTEO BAZZI)