Venezia 75: Suspiria per Amazon, Roma per Netflix e My Brilliant Friend per HBO in anteprima

23/07/2018 di Redazione

Venezia 75, che la mostra internazionale d’arte cinematografica sia ormai il crocevia degli Oscar è un dato di fatto, ma ora diventa anche terreno di “scontro” per le major sempre di più pronte ad usare il fascino del Lido e della città per lanciare i film non solo al cinema ma anche sulle piattaforme streaming.


Venezia 75, Suspiria per Amazon , Roma per Netflix e My Brilliant Friend per HBO tutti e tre  saranno proiettati in anteprima al  75° Festival di Venezia, un abbraccio “totale” per la piattaforme di streaming, in diretta concorrenza con First Man della Universal o film indipendenti come The Sisters Brothers della Annapurna Pictures.
A meno di una settimana dalla conferenza che annuncerà i titoli cresce lo status di Venezia come trampolino di lancio della stagione dei premi Oscar e tutti gli altri che precedono la cerimonia di Los Angeles.  Con First Man di Damien Chazelle  si è scelto di aprire la 75esima edizione, e Chazelle scomette ancora sulla fortuna che gli ha dato il Lido dopo aver presentato La La Land nel 2016. Ma altri due titoli imminenti di Hollywood sono previsti  Boy Erased di Joel Edgerton e Se Beale Street Could Talk  di Barry Jenkins, non andare a Venezia  sarebbe un peccato mortale, e aggiungiamo noi che questa volta il direttore Barbera per non correre rischi avrà anche Jenkins, il vincitore della famosa busta scambiata agli Oscar, con buona pace  dell’altro direttore del Festival di Roma Antonio Monda, che in tempi assolutamente non sospetti presentò il film del regista Moonlight in apertura come uno dei possibili vincitori della prestigiosa statuetta, raccogliendo solo lo scetticismo della stampa e critica all’epoca, che ovviamente furono clamorosamente smentiti.
È certa l’anteprima mondiale di Luca Guadagnino (confermata dal regista stesso in confidenza ai nostri inviati alla cerimonia dei Ciak D’oro)  il macabro remake del classico Suspiria , interpretato da Tilda Swinton e Dakota Johnson
Roma, Alfonso Cuaron sul set

 Netflix  ignorato dal festival  di Cannes quest’anno, con una lunga scia di polemiche  è atteso nei lungometraggi della line up del Lido con  Roma di Alfonso Cuaron, su una famiglia borghese negli anni ’70 a Città del Messico e con Norway di Paul Greengrass. Che racconta l’orribile attacco terroristico del 2011 da parte di un estremista norvegese di estrema destra che uccise 77 persone, la maggior parte adolescenti, ad Oslo e sull’isola di Utoya.

 HBO  invece presenterà  “My Brilliant Friend“, la serie televisiva basata sul primo dei quattro romanzi napoletani acclamati della scrittrice Elena Ferrante. La serie, prodotta da Wildside e Fandango per HBO, Rai Fiction e TimVision, segna per HBO  la prima incursione nella produzione in lingua straniera, così come l’esordio in una serie televisiva del regista italiano Saverio Costanzo.

My Brilliant Friend

First Man, con Ryan Gosling nei panni dell’astronauta Neil Armstrong, guida il contingente statunitense che probabilmente includerà The Sisters Brothers  di Jacques Audiard , interpretato da Jake Gyllenhaal e Joaquin Phoenix, mentre ci racconta un’epoca  Yorgos Lanthimos  con “The Favorite“, con Emma Stone e Rachel Weisz, ambientato nell’Inghilterra del XVIII secolo e cucito con il caratteristico humour nero del regista di “The Lobster” e “The Killing of a Sacred Deer“,  è prodotto da Fox Searchlight.
Warner Bros. presenterà  il remake di “A Star Is Born”, con Bradley Cooper e Lady Gaga, probabile candidato del Lido, che verrà annunciato forse a sorpresa.
First Man con Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong

La Gran Bretagna è quasi certa di raggiungere Venezia con un trio di titoli di alto profilo: il film drammatico in costume politico di Mike LeighPeterloo“; Il thriller romantico di Joanna HoggThe Souvenir“, con Robert Pattinson e prodotto da Martin Scorsese; e il film drammatico sul tema della cocaina “White Boy Rick” di Yann Demange, che ha come protagonista Matthew McConaughey , distribuito dalla Sony. 

Anche Sunset  di Laszlo Nemes, regista de Il figlio Saul  che ha vinto l’Oscar del 2016 come miglior film straniero  “Sunset” è ambientato a Budapest nel 1913, quando la città era considerata una capitale culturale dell’Europa.
Il contingente italiano, oltre agli annunciati  “Suspiria” e “My Brilliant Friend“, includerà quasi certamente “Capri, Revolution” di Mario Martone, ambientato un anno dopo “Sunset“, nel 1914, in una comune formata da artisti espatriati del Nord Europa nel sud Isola italiana di Capri 
Anche se si prevede che la Francia abbia una forte presenza al festival, il film  drammatico di Francois Ozon Alexandre sembra non essere diretto a Venezia. Ma le sorprese non mancheranno mai per un Festival che ormai è un punto fermo per la corsa agli Oscar, e del resto anche Indiana Jones nella sua terza avventura disse: “Adoro Venezia !”.

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