Timeless: La nostra Recensione degli episodi 2×02/2×03

27/03/2018 di Redazione

Il viaggio riprende con due episodi molto “americani” ma anche lontani dalla storia classica dei libri. L’arco romantico costruito intorno a Wyatt e Lucy non regge davanti alla regola del “Mainagioia”.

Timeless 2×03. Bellini insieme vero? Solo un’illusione durata troppo poco.

Corse di macchine dal sapore retrò

Sto notando che gli showrunner di Timeless, almeno nei due episodi di cui parliamo, hanno deciso di stare ai bordi della storia pur provando a innescare una convincente linea narrativa che fosse sufficientemente coinvolgente e appassionante.
La cosa è riuscita più nell’episodio 3 di Timeless che nel precedente, forse a causa della notorietà dell’ambientazione (Hollywood anni 40) contro l’ambiente delle corse anni 50, più adatto a veri appassionati del genere. Tuttavia, in entrambi i casi, il risultato complessivo è stato più che buono, merito anche delle vicende parallele, Mason e Jiya che hanno comunque aggiunto mordente nei punti dove l’episodio rischiava una caduta di attenzione.

Timeless 2×02. Abigail Spencer con il fisico che ha può indossare qualsiasi cosa ed essere stupenda.

Il mondo delle corse fa da sfondo a un dramma tutto interno alla Rittenhouse. Infatti la tragedia del pilota agli ordini della potente lobby di potere che deve sacrificarsi come un terrorista dell’Isis in nome di un progetto di cui forse nemmeno lui ha chiari gli scopi, sta al centro dell’episodio 3. Infatti l’uomo ha una donna in quell’epoca, una donna di cui si è innamorato e che aspetta un figlio da lei.
Timeless 2×03. Mason prova ad uscire dal suo ambito compromettendo la segretezza del Time Team.

Malgrado l’apparente leggera velocità con cui si dipana la vicenda, l’episodio è significativo perché prova a scavare nella personalità di Wyatt e nel contempo cerca di metterci davanti una delle tante drammatiche varianti nelle quali Rittenhouse o i nostri viaggiatori si troveranno ad affrontare in questi pochi episodi di cui è composta la seconda stagione di Timeless.
L’attentato che Rittenhouse porta avanti, non tiene dunque conto del lato umano dei suoi protagonisti. Non tiene conto che si tratta di uomini e in quanto tali, passibili di sbagli. Nel caso specifico amare sembra l’errore più grande che si possa commettere, specie quando sai che devi compiere una missione suicida.
Timeless prova a offrirci un quadro storico meno legato ai libri di storia.

Wyatt lo scopriamo non solo esperto di motorie corse d’altri tempi, ma viene rivelato un lato da contrabbandiere e soprattutto un infanzia difficile legata al padre. Si prova dunque a costruire un qualcosa che renda Wyatt il più possibile profondo, dandogli una personalità e un passato travagliato e difficile per togliergli forse quella patina da “Bravo ragazzo” che inevitabilmente si porta dietro.

Il tema della morte in Timeless

L’aspetto forse più evidente della seconda stagione di Timeless, è forse proprio il tentativo di levare i protagonisti dall’aurea di infallibilità, metterli davanti a situazioni crudeli e senza via d’uscita e farli interagire di conseguenza. Gli sceneggiatori di Timeless si divertono così a mettere Lucy prima e Wyatt poi, nel ruolo dei carnefici, cercando insomma di farci capire che il tempo dei bravi ragazzi in Timeless è finito e che vige la regola macchiavellica del fine giustifica i mezzi.

La morte quindi colpisce e a farlo non sempre è Rittenhouse, anzi, a voler ben vedere le uniche morti davvero importanti le hanno fatte i buoni finora. Se tutto questo portasse alla consapevolezza da parte di Lucy che il prezzo da pagare per fermare Rittenhouse sia moralmente troppo alto?

Hollywood e scienza

L’episodio 4 di Timeless ci accompagna nello sfavillante mondo di Hollywood degli anni 40. Siamo nel 1941 a pochissimo dall’entrata in guerra dell’America, ma la macchina dello spettacolo di Hollywoodland si muove frenetica e la storia coinvolge persino la stella Hedy Lamarr, la bellissima attrice, nota agli appassionati del cinema dell’epoca, incluso il sottoscritto, ma molto meno conosciuta come scienziata ed inventore del primo sistema di trasmissione dati a variazione continua, un metodo che ancora oggi si utilizza per far viaggiare i dati Wireless, le nostre conversazioni al cellulare e le onde di radiofrequenza.

Alyssa Sutherland è una stupenda Hedy Lamarr in timeless 2×03.

Altro protagonista dell’episodio è sicuramente la pellicola di Orson Wells “Citizen Kane” da noi più nota come “Quarto potere” un affresco crudo e impietoso di una miliardario dell’editoria e liberamente ispirato alla vita di William Randolph Hearst.
Nell’episodio Rittenhouse prova a evitarne l’uscita per consegnare allo stesso Hearst l’unica copia della pellicola esistente grazie anche alla presenza della cellula dormiente del gruppo di potere, che nel frattempo è diventata una figura di prima importanza nella RKO, produttrice della pellicola.
Timeless 2×03. Fra scienziati ci si capisce.

Storicamente Hearst offrì veramente 800.000 dollari a RKO per non far uscire il film, ma la casa rifiutò sempre l’offerta, ma come si vede l’episodi prova a partire da un fatto reale per costruire sopra un episodio invero interessante e appassionante, forse grazie anche alla buona ricostruzione storica e ai costumi davvero perfetti.

Garcia Flynn…benvenuto a bordo

Diciamocela tutta: chi come me aspettava l’arrivo di Flynn nella base segreta del Time team? Bisogna dire che hanno pure atteso troppo per portarcelo, almeno secondo i miei gusti. Flynn è davvero l’unico tramite certo fra i piani di Rittenhouse e il mantenimento della linea temporale. Sappiamo bene che il suo modo di agire è stato dettato dalla vendetta, ma era chiaro fin dall’inizio che i nostri amici Lucy, Wyatt e Rufus, non sarebbero potuti andar lontano senza Flynn e le sue profonde conoscenze della lobby di potere.

Timeless. Un fotogramma dell’episodio 2×04.

Il suo ingresso dovrebbe aprire nuove prospettive narrative e sicuramente creare degli scompensi al team, ma allo stato delle cose, è la vicenda stessa che richiedeva la presenza di un personaggio complesso e sfaccettato come Flynn, almeno per dare maggior chiarezza al disegno dei cattivi e pianificare l’azione dei buoni.

E giunse il tempo del Mainagioia

Dopo due tentativi andati a vuoto, Wyatt e Lucy provano capire se il loro è un rapporto d’amore o solo un bisogno incontrollato di affetto, di calore umano e perché no di sano sesso dopo così tanti drammi?
Da quando è iniziato Timeless, tutti gli spettatori avevano battezzato i due come la coppia che doveva stare insieme. Lo facciamo un po’ per tutte le serie TV no? Fin dalla prima puntata, nella nostra testa si formano delle potenziali coppie. Scontate in alcuni casi e in altre un po’ meno.
Nel caso specifico Wyatt era destinato a Lucy. Entrambi belli, entrambi costretti a a lunghe convivenze a spasso nella storia, entrambi con dei drammi pesanti alle spalle, insomma tutta una serie di variabili che portavano inevitabilmente verso una sola possibile conclusione: Wyatt e Lucy innamorati e felici.

Timeless: Quando sfiori la felicità è difficile digerire una realtà che inevitabilmente te la fa allontanare…povera Lucy.

Tutto bello se non fosse che La strada della felicità, un po’ come quella dell’inferno, è lastricata di buone intenzioni. Quei perversi degli sceneggiatori, ligi alla regola non scritta del “mainagioia” ci rovinano il fresco idillio, facendo tornare nella vita di Wyatt, l’unica donna capace di fargli dimenticare in un attimo quanto accaduto nei morbidi letti della Hollywood anni 40: la moglie creduta morta di Wyatt, Jessica.
Ora, con l’incertezza legata ad una stagione 3, che al momento è più no che sì, questa badilata nel bel visino di Lucy, potrebbe avere conseguenze nella tenuta del Time team, conseguenza difficili da rendere a pieno in soli 7 episodi restanti, tranne forse forzare la mano in alcuni passaggi che però rovinerebbero irrimediabilmente una stagione fin qui convincente.
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Passo e chiudo.
 
 

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