One Chicago crossover – Recensione: “Lo capisco, è la famiglia”
07/10/2018 di Redazione
Il primo crossover One Chicago di queste stagioni di Chicago Fire, Chicago Med e Chicago PD ci porta in un edificio in fiamme mentre l’assenza di Gabby continua a farsi sentire.
Potremmo dedicare ore intere a ringraziare per questo crossover. Per Kelly Severide, Jay e Will Halstead. Per Stella Kidd, per il modo in cui Derek Haas sta raccontando l’addio di Gabby. Il crossover One Chicago inizia con il secondo episodio di Chicago Fire 7.
C’è la quiete prima della tempesta. Emily cammina per i corridoi della 51, Boden ricorda quegli eroi che non ci sono più. Kelly e Stella sono insieme, Matt cerca di parlare con Brett. Pochi minuti prima di andare verso l’inferno. Ed è lì che tutto si muove velocemente.
Boden mantiene il controllo davanti agli occhi di un Gorsch che vorrei vedere… andare all’inferno. Mentre i vigili del fuoco cercano di salvare quante più vite è possibile, Otis si imbatte in una donna con il suo bambino che sembra non riuscire a respirare per la paura di quell’inferno che sta arrivando. In quegli stessi minuti, Jay entra a far parte del crossover One Chicago. Suo padre è scomparso, anche Will sembra non riuscire a respirare. Il primo momento crossover tra Chicago Fire, Chicago Med e Chicago PD arriva con Will e Jay Halstead.
Le fiamme continuano, la mamma con il bambino è scomparsa. E mentre il crossover One Chicago prosegue, mentre Jesse Lee Soffer ci mostra la paura di Jay Halstead, la paura e l’ansia diventano le nostre compagne di viaggio. Otis cerca la donna, ha bisogno di una vittoria. Ne abbiamo bisogno tutti. Ma quando le porte dell’ascensore si aprono, quella mamma è seduta a terra, il bambino è tra le sue braccia. E non c’è più respiro.
Questo è Chicago Fire, questo è il crossover One Chicago. Il dolore di Otis diventa il nostro. Si sente in colpa Otis, e inizia a pensare a tutti quei “se“. Ma le parole di Mouch rappresentano la realtà anche questa volta: non si può fare questo lavoro, pensando in continuazione ai se. E mentre le lacrime scendono, qualcosa si spezza nel nostro Otis.
Il padre di Jay non è ancora stato trovato. Il figlio Jay Halstead non può fare nulla. Ancora paura, ancora ansia. Ma il detective dell’Intelligence può fare molto. Jay capisce dov’è suo padre. E’ Matt Casey l’uomo giusto al momento giusto. Con l’aiuto di Mouch e del candidato, Casey porta fuori il padre di Jay. La grandezza di questi personaggi? Vorresti abbracciarli quando sono tristi, e stare con loro per una birra al Molly quando ne hanno bisogno.
Matt parla con una Brett arrabbiata. Lui, avrebbe potuto fermarla. Ma la verità arriva dalle parole di Matt. Nessuno avrebbe potuto fermare Gabriela Dawson. E allora una foto, un sorriso e ancora il ricordo di Gabby.
Kelly intanto… è semplicemente Kelly. Un momento e una scena che non dimenticherò. Il tenente Severide appeso al ventesimo piano di un grattacielo. Insomma, Derek Haas aveva ragione “roba da togliere il fiato“. Kelly non può rischiare che il fuoco arrivi prima dei soccorsi. Un incredibile Taylor Kinney da vita ad un salvataggio in perfetto stile One Chicago. Tratteniamo il respiro fino all’ultimo secondo. Kelly rompe il vetro, entra nell’edificio. Il piccolo sorride. E a me viene da dire: “Cool“.
Ma prima di poter respirare c’è un ultimo momento. Stella Kidd ha finito l’aria. Il tempo si ferma. Così come tutti gli uomini e le donne della Caserma 51. Kelly corre a prendere la donna che ama, e nonostante sapevo che Stella non sarebbe morta, non ho fatto altro che pensare: “Il mai una gioia va bene, ma cerchiamo di non superare ogni limite“.
Stella viene portata fuori. Ci ritroviamo accanto a Kelly Severide. Ancora paura e dolore. La grandezza degli show One Chicago. Brett riesce ad intubarla, andiamo al Chicago Med. Ed è Matt Casey a scortare l’ambulanza 61. Lo sguardo di Kelly è quello di una persona che non può perdere qualcun altro. Non può accadere ancora.
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