Elite: pregi e difetti della nuova serie spagnola Netflix

15/10/2018 di Redazione

Elite è una serie TV spagnola Teen ambientata nel mondo scolastico. Un dramma e un giallo a tinte forti e con alcune scene esplicite di sesso mai però volgari. Il risultato finale è una produzione con più ombre che luci e il confronto con l’altra serie iberica, La casa del Papel non è nemmeno pensabile.

Sinossi di Elite.

In un atto di generosità, all’indomani del crollo di una scuola pubblica, 3 ragazzi di umile estrazione, Samuel, la palestinese Nadia e Christian, sono ammessi a frequentare una scuola destinata alla ricca borghesia e nobiltà decadente spagnola: i futuri ministri e reggenti del paese.

Una scena tratta da Elite.

Fra di loro Marina, il fratello Guzman, Carla e il suo fidanzato Polo, Martin e Lu fidanzata di Guzman, interagiscono con i nuovi arrivati fino a creare fra di essi legami che sono poi alla base dell’intera vicenda che viene vista come un enorme flashback che racconta i loro rapporti e le loro storie fino al drammatico avvenimento con cui la serie di fatto si conclude lasciando un finale aperto che fa pensare che la serie avrà quasi sicuramente una seconda stagione.

Pregi di Elite.

Elite è una serie che ci immerge in un ambiente scolastico di stampo più anglosassone che spagnolo. Le divise, l’asetticità degli ambienti, la pulizia e l’ordine sono però soltanto dei grossi drappi che coprono i drammi e le miserie dei personaggi principali.

Un buco clamoroso di sceneggiatura è il motivo per il quale Samuel è sporco di sangue.

La serie riesce molto bene a a farsi seguire grazie anche al mistero legato alla morte della protagonista principale che in qualche modo attira l’attenzione dello spettatore che vuol capire come si è arrivati ad un epilogo così drammatico.
La recitazione degli attori, specie di quelli più giovani è di buon livello non come la sceneggiatura che, vedremo in seguito, presenta molti problemi di scontatezza e povertà di idee. Marina (Maria Pedraza) è un personaggio centrale della vicenda e l’attrice spagnola vista anche nella Casa del Papel, ha fatto del suo meglio per dare la giusta chiave drammatica al suo personaggio, così come tutti gli altri attori e questo sicuramente va a merito di Elite e del casting fatto per questa produzione Netflix.
Maria Pedraza bravissima anche in Elite.

Fra i ragazzi Samuel (Itzan Escamilla) e il fratello Nano (Jaime Lorente), hanno risaltato più degli altri per le loro capacità attoriali che sono state davvero convincenti anche nei momenti più complessi della vicenda.
Mi è piaciuta anche la storia fra i due ragazzi Omar, fratello di Nadia e Martin. La loro storia d’amore contrastato è stata una piccola perla che mi ha positivamente sorpreso.
Globalmente possiamo dire che la serie ha funzionato come idea di base e per la scelta di un cast davvero di buona levatura, ma i problemi nascono quando si parla della sceneggiatura.

Difetti di Elite.

Il problema più grande della serie TV spagnola è la sceneggiatura. Si è partiti da un soggetto vincente, un cast all’altezza ma quando si è trattato di mettere in piedi la sceneggiatura vera e propria, sono arrivati i problemi.
Scene scontate, personaggi messi in situazioni che sfiorano il ridicolo per quanto sono messe appositamente per far sì che la storia vada in un certo modo e tante forse troppe forzature poco convincenti malgrado, come detto, gli attori abbiano fatto di tutto per rendere la storia interessante e forse ci sono riusciti malgrado tutto.

Bella la storia fra Martin e Omar.

Faccio alcuni esempi: In una scena Marina rivela di aver lasciato nel computer delle informazioni relative al padre contenute nel suo profilo; a casa di Samuel…5 secondi dopo Nano, non si sa perché si mette a ficcanasare nel pc di Samuel scoprendo ovviamente tutto.
Nella scena drammatica in cui muore Marina viene forzatamente messo lì a vittima sacrificale ed assassino Polo, che a ben vedere è l’ultima persona che avrebbe avuto interesse ad andare da lei. Non gli aveva fatto nulla, la ex fidanzata Carla ormai era persa a far sesso nei bagni della scuola con Christian e la sua vita non incrocia minimamente quella della ragazza.
Elite: Il bullo che affascina la riccona sedicenne…visto ormai troppe volte.

Però faceva comodo che il colpevole non fosse uno dei protagonisti principali meglio riusciti, né Samuel, troppo in vista, o Guzman troppo ben riuscito e tanto meno Carla o Lu che in realtà sarebbero state molto più credibili come colpevoli.
Polo è stato schiaffato lì per comodità ma in realtà è chiaro anche ai più strenui difensori dell’alta qualità di questa serie, che non aveva nessuna logica la sua presenza con Marina e soprattutto nessun senso la sua violenta reazione alle parole di Marina che erano solo il quadro finale della sua situazione.
Polo, Guzman e Martin, i 3 rampolli della scuola.

Tutto questo ha determinato a volte l’inserimento di dialoghi che rasentavano la stupidità, vedi quelli delle telefonate per il ricatto degli orologi o quelle sull’improvvisa mancanza di soldi in casa della famiglia di Guzman e Marina, fatto che ha del magico e del forzato a livelli quasi preoccupanti.
Spiace dover constatare che alla fine, se non fosse stato per l’ottima prova d’attori, la sceneggiatura ha mostrato più somiglianze con una telenovela fatta male che  con una serie di livello. Sarebbe stato sufficiente far sì che gli eventi scorressero in modo meno automatico e scontato e che si scegliesse meglio chi mettere in determinate situazioni.

Conclusioni.

Elite è tutto sommato una buona produzione e Netflix ha puntato decisamente su un cavallo vincente anche questa volta. Siamo però molto lontani dalla quasi perfezione raggiunta dalla Casa de Papel. 
La sensazione è che si sia persa l’occasione per rendere Elite un piccolo capolavoro. Un occasione sprecata per colpa di una serie di errori forse nati dall’inesperienza di misurarsi con drammi di questa levatura e che ha forse costretto gli sceneggiatori a stare su sentieri conosciuti piuttosto che osare.

Elite: Carla con Polo.

Anche la regia non è parsa del tutto presente a se stessa e spesso i primi piani o i piani sequenza hanno difettato di troppa regolarità e ordine, mentre alcune scene avrebbero avuto necessità di una maggior movimentazione della macchina da presa che invece sembrava quasi piantata lì incapace di darci il vero senso drammatico di alcune scene che seppur intense, sembravano mancanti di qualcosa che le rendesse veramente perfette.
Ho letto molti commenti sulle scene di sesso e di nudo contenute in Elite ritenute eccessive. A mio parere non mi sono sembrate così eccessive e anzi mi sono parse ben incastrate nella storia e hanno aiutato in certi momenti a capire meglio il tipo di personaggi, vedi per esempio Carla con Polo o il tormentato rapporto passionale e incosciente fra Marina e Nano.
Elite: uno dei tanti faccia a faccia della serie TV.

Forse ciò che non mi fa pensare che Elite sia un capolavoro, oltre a quanto detto sopra è che si è stereotipato parecchio. Intendo dire che il bullo e la ragazzina ricca, la riccona viziata, il gay, la pettegola, il capobanda sono tutti personaggi di un teatrino già visto altre volte e che funziona per carità, lo dimostra il successo mediatico che la serie sta ottenendo, ma non fa di Elite una serie che possa anche solo minimamente avvicinarsi qualitativamente ad altre ottime cose fatte da Netflix.
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