E Poi C’è Cattelan 2018: La conferenza stampa della nuova stagione a teatro
23/09/2018 di Redazione
Si è svolta la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di E Poi C’è Cattelan, il late night show prodotto da Sky Uno. Molte le anticipazioni che sono state svelate in anteprima
Il presentatore di E Poi C’è Cattelan, Alessandro Cattelan, risponde alle domande durante la conferenza stampa
E Poi C’è Cattelan questa volta a teatro, si sente una bella energia.
“Spero che tutta questa energia ci serva per fare una bella stagione, stiamo provando a tararci su quella che era la nostra missione iniziale, di fare un prodotto valido in televisione ma anche teatrale dato che siamo a teatro. Lo abbiamo fatto senza paura perchè Sky ci ha permesso di affrontare questa avventura senza paura”
Che cosa possiamo aspettarci da questa nuova edizione di E Poi C’è Cattelan?
“In ogni puntata di E Poi C’è Cattelan affronteremo alcuni temi, passeremo dal politicamente corretto allo humor nero in televisione, abbiamo girato una clip dove abbiamo ucciso Elisabetta Canalis, ci sarà Chiara Ferragni, abbiamo provato ad immaginarci un futuro in cui il suggeritore automatico del nostro telefonino e la presenza di tecnologia che c’è nella nostra vita possano umanizzarsi e assillarti nelle giornate, magari prendendo la forma di Alessandro Borghi. Abbiamo anche cercato di capire il significato di Radical Chic, visto che oggi sembra essere l’insulto peggiore che una persona possa ricevere in questo momento. In tutto questo abbiamo aggiunto gli ospiti che sono una delle caratteristiche di E Poi C’è Cattelan, ospiti che vengono mettendosi in gioco, avremo Del Piero con cui giocheremo a Black Jack, ovviamente usando il pallone”
I personaggi che arrivano in E Poi C’è Cattelan riescono ad aprirsi sempre in modo diverso?
“Si, noi di E Poi C’è Cattelan abbiamo un’approccio diverso nei confronti degli ospiti quando arrivano, non siamo mai stati un programma che voleva far ridere a discapito dell’ospite ma siamo sempre stati un programma che partiva dal presupposto che per fare uno show servono tutti i vettori al massimo della potenza e quindi, esattamente come me, anche l’ospite deve sapere quello che succede, deve essere d’accordo nel fare quello che gli stiamo chiedendo, e a volte riesce anche a sorprenderti: ad esempio quest’anno avremo Andrea Bocelli al quale abbiamo proposto una ipotesi di ingresso pensando di essere sufficientemente scemi, in particolare del tipo, cantando una canzone dei Beatles con in sottofondo una musica di Gigi D’Agostino e Bocelli con grande umorismo ha risposto che andava bene aggiungendo la condizione di essere sui pattini a rotelle. Faremo anche una gara con Roberto Saviano sul best of della sua vita sui social e cercherò di capire se sono in grado di riconoscere in pieno gli insulti”
In “E Poi C’è Cattelan” come riesci a toccare con ironia degli argomenti così delicati?
“Credo ci siano un sacco di argomenti su cui ci si rabbuia senza motivo e forse una chiave iniziale potrebbe essere quella di sdoganarli, ridendoci su e semplicemente questo è il mio stile di vita, anche in quella privata, in E Poi C’è Cattelan ho avuto la fortuna di incontrare una squadra con cui abbiamo condiviso questo approccio nei confronti dell’esistenza, ognuno con le sue sfumature e sensibilità, pero’ l’atteggiamento è questo. Ridere su una cosa non vuol dire sottovalutarla ed essere seri su una cosa non vuol dire capirla”
Gli ospiti di E Poi C’è Cattelan sono sotto copione?
“Si, noi parliamo molto con gli ospiti prima, come ho detto prima l’ospite deve sapere quello che succede. C’è da dire che poi in base alle risposte che da’ l’ospite, si va dove ci porta il cuore”
Valerio Mastandrea in qualche modo ha contribuito alla stesura del testo nella clip? (In riferimento alla clip di introduzione al programma che è stata mostrata alla conferenza stampa n.d.r)
“Valerio non è una di quelle persone che gli viene consegnato qualcosa e fa esattamente tutto quello che gli viene chiesto, contribuisce sempre, tra le altre cose lui tornerà anche come ospite e sarà l’unico momento teatrale nella concessione classica del termine in quanto in E Poi C’è Cattelan sarà l’unico a portare un suo monologo dentro il programma in merito a quanto i figli ti devastano la vita quando nascono. Valerio è una mente con una sensibilità che è impossibile dargli qualcosa che in qualche modo non provenga da lui. Noi gli facciamo delle proposte e lui le sistema come ritiene più opportuno”
Quale sarà il tema principale della prima puntata di E Poi C’è Cattelan?
“Come dicevo prima, il tema della prima puntata di E Poi C’è Cattelan sarà sul che cosa significa essere Radical Chic, poi nelle puntate successive ci saranno altri temi principali quali l’Humor nero, uno sul politicamente corretto, uno sul bullismo”
E voi cosa ne pensate di E Poi C’è Cattelan? Lo guarderete? Vi piace?
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