Le spese della Camera sono aumentate di 19 milioni (da 950 a 969)

07/08/2018 di Redazione

Dopo 6 anni di tagli le spese della Camera dei Deputati tornano ad aumentare, passando da 950 a 969 milioni di euro, un balzo di 19 milioni, vicino al 2 per cento. È quanto emerge dal progetto di Bilancio 2018 di Montecitorio che dovrebbe essere oggi approvato dall’Aula. Ne parlano Francesco Pacifico e Diodato Pirone sul quotidiano Il Messaggero. La risalita del budget era inattesa dopo il grande risalto dato al taglio dei vitalizi degli ex onorevoli. Ma dalla relazione annuale dei Deputati Questori è emerso uno scenario differente, con la spesa dei vitalizi che, paradossalmente, aumenta, di 3 milioni. I tagli degli assegni scatteranno infatti dal 2019.

Le spese della Camera dei Deputati aumentano da 950 a 969 milioni, tre ragioni

Il Messaggero spiega che le spese della Camera sono tornate ad aumentare soprattutto per tre ragioni:

La prima: gli stipendi dei dipendenti che aumentano del 4,4% (da 205 a 214 milioni) a causa della fine dei tetti ai super stipendi che li ha brutalmente calmierati fino alla fine del 2017. La seconda: l’aumento ulteriore della spesa previdenziale dei dipendenti che arriva a sfiorare i 275 milioni (di gran lunga la voce più calda di spesa della Camera) con una crescita del 3,4%. La terza: il rialzo delle spese per le nuove pensioni (sulla base del calcolo contributivo introdotto con la riforma del 2012) dei deputati che non sono stati rieletti a marzo di quest’anno e che hanno cominciato a ricevere la rendita se hanno superato i 65 anni (60 anni se sono stati eletti per due legislature). Quest’ultima voce è passata da 133 a 136 milioni con un rialzo del 2,1%.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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