Spelacchio, alla fine, era gratis

Inizialmente, i costi previsti per l’albero di Natale che l’anno scorso ha decorato (!) Piazza Venezia a Roma erano alti eccome. Per far arrivare dalla Val di Fiemme un abete promesso di prima qualità, per montarlo e per riportarlo indietro al termine delle festività, la società incaricata dal Campidoglio aveva ottenuto l’appalto per 5omila euro. Poi arrivò il fenomeno Spelacchio, con il danno d’immagine e i tristi selfie dei politici del Movimento 5 Stelle che si vantavano di aver fatto aumentare – con quello stratagemma – le presenze dei turisti davanti all’Altare della Patria.

Spelacchio non è costato nulla

Troppo brutto per essere vero. Oggi si scopre, grazie a un’inchiesta di Repubblica, che Spelacchio non è costato quella cifra, perché la società incaricata dal Comune ha rinunciato al compenso dopo i problemi creati lo scorso anno. Una questione non da poco: non soltanto perché alla fine, si è scoperto in questi giorni, Spelacchio non è costato così tanto all’amministrazione di Virginia Raggi. Ma anche perché, così facendo, il Comune ha evitato una causa per danno erariale.

Il fascicolo della procura, coordinata dal procuratore regionale Andrea Lupi, che stava indagando in quella direzione, infatti, è stato archiviato dopo che la società ha rinunciato al suo compenso. Lo spettacolo offerto da Spelacchio a Roma nelle vacanze di Natale 2017/2018, insomma, è stato del tutto gratuito, con le malelingue che, a questo punto, potranno anche storcere il naso per gli addobbi rovinati ma che, almeno, non potranno rinfacciare esborsi di denaro eccessivi per un risultato oggettivamente deludente. Selfie e attenzione della stampa estera a parte.

Per il prossimo Natale, Roma punta su Netflix

Quest’anno, invece, come già anticipato, il comune di Roma ha pensato di fare le cose in grande e di archiviare una volta per tutte il caso Spelacchio: sarà Netflix, con ogni probabilità, a offrire e a sponsorizzare gli addobbi natalizi al comune di Roma. Ora, al netto dei 50mila euro in più nelle casse municipali, non si potrà più sbagliare.

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