Dopo Spelacchio, il vuoto: va deserto il bando per il prossimo albero di Natale di Roma

17/07/2018 di Redazione

La fama di Spelacchio, ormai, precede quella degli alberi di Natale di Roma. E così, forse per paura di andare incontro a un caso-bis rispetto a quello del 2017, nessuno ha presentato offerte per l’allestimento della tradizionale decorazione natalizia in Piazza Venezia. Insomma, dopo Spelacchio il vuoto. E qualcuno, forse, avrà anche tirato un sospiro di sollievo.

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Spelacchio, il bando deserto per il Natale 2018

Nella giornata di ieri, infatti, scadeva il bando per la manifestazione d’interesse nell’innalzare l’albero di Natale di fronte all’Altare della Patria. Nessuno ha avuto voglia di mettersi a trattare con il Comune di Roma. Forse è presto per parlare del rischio di un Natale senza albero in uno dei luoghi più caratteristici della Capitale, proprio a due passi dal Campidoglio. Tuttavia, il fatto che il bando sia andato deserto rappresenta un segnale inequivocabile.

C’è forse il timore di essere sottoposti alla stessa gogna mediatica che circondò, per oltre un mese, il caso di Spelacchio, l’albero arrivato dal Trentino Alto Adige e diventato secco a tempo di record nell’inverno romano. Forse, all’epoca dei fatti, un errore nella procedura di trasporto e imballaggio provocò quell’effetto paradossale che si registrò già nei primi giorni delle festività natalizie. E che attirò gli occhi incuriositi di mezzo mondo, tra selfie e articoli di giornale.

Spelacchio, gli altri bandi deserti

Ma in realtà, la causa potrebbe essere molto più profonda e potrebbe risiedere nel fatto che le aziende sono sempre più restie ad assecondare le richieste dell’amministrazione capitolina. Nello stesso giorno, infatti, non sono arrivate risposte nemmeno per un bando in cui il Comune chiedeva pezzi di ricambio per 20 biciclette della polizia municipale, utili a garantire il controllo e la tutela dei parchi pubblici e delle piste ciclabili, oltre a garantire la scorta in particolari manifestazioni. E tutti ricorderanno, inoltre, il vuoto assoluto attorno alla richiesta dell’Atac di 320 nuovi autobus (un appalto da 97 milioni di euro). Insomma, non proprio un bello spot per l’amministrazione di Virginia Raggi. Proprio come il sempre rimpianto Spelacchio.

FOTO: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

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