Niente più Spelacchio. A Roma il Natale sarà con l’albero de Papel

14/11/2018 di Enzo Boldi

Dopo l’ultimo triste Natale romano, simboleggiato dallo spoglio Spelacchio, il Campidoglio ha deciso di non incorrere più nell’errore dello scorso anno e punta in alto. Il nuovo albero di Piazza Venezia sarà sponsorizzato da Netflix – gigante della televisione in streaming – e sarà inaugurato il prossimo 8 dicembre. Un accordo da 376mila euro che porterà – come racconta Lorenzo D’Albergo sulle pagine della cronaca di Roma di Repubblica -, oltre alle consuete e classiche decorazioni, anche palline e festoni con i personaggi delle migliori serie trasmesse nel corso degli ultimi anni.

I volti di Berlino, Nairobi, Denver e Tokyo della serie di successo «La casa de Papel», oppure quelli di Numero 8, Spadino o Samurai di «Suburra», ma anche i personaggi di «Stranger Things», «Narcos» o «Maniac» – tra i tanti titoli di successo – accompagneranno le classiche palline rosse, dorate e argentate, le luci e i festoni che decoreranno il simbolo del Natale romano a Piazza Venezia.

Addio Spelacchio. A Roma arriva l’albero di Natale Netflix

Un bel passo avanti rispetto al povero Spelacchio. Il Campidoglio ha chiuso questo accordo con Igp Decaux, che ha fatto da intermediario in questa trattativa, per un valore commerciale di 376mila euro in favore del Comune di Roma. A Piazza Venezia il Natale, quindi, non si concluderà con il classico albero da fotografare e sotto il quale farsi foto da condividere sui social.

Decorazioni classiche e altre a tema «serie tv»

Salvi da marchi e sponsorizzazioni saranno il puntale, rigorosamente classico come da tradizione, e le luci che saranno su tonalità calde. Il logo Netflix apparirà, oltre che sulle 100 sfere decorative che accompagneranno quelle presenti sull’albero, sui tre lati e su uno schermo piazzato a terra nel giardino centrale di Piazza Venezia. Ci si attende, quindi, un Natale diverso dallo scorso anno, con la giunta Raggi che punta a recuperare consensi dopo le polemiche e le indagini che Spelacchio ha lasciato dietro di sé.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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