Spagna: il Governo mette le cliniche private al servizio della sanità pubblica
16/03/2020 di Daniele Tempera
Una misura senza precedenti, per un’emergenza che sta mettendo, forse come niente altro, a rischio la salute di molti cittadini. La Spagna ha rotto gli indugi e, per fronteggiare l’emergenza Covid-19, il Governo Sanchez ha posto gli ospedali e le cliniche private al servizio della comunità. Le strutture hanno 48 ore per informare l’esecutivo della loro esistenza e mettersi a disposizione del Governo nella gestione dell’emergenza. Anche le comunità autonome spagnole potranno disporre di tutti i mezzi necessari posseduti dal “sistema privato” per fare fronte all’epidemia.
Ma non finisce qui. Il Governo ha anche stabilito che si potranno abilitare tutti gli spazi pubblici o privati a centri per assistere e curare i malati di Covid-19. Per far fronte all'”emergenza medici”, l’Esecutivo ha disposto che tutti a tutti gli specializzandi di medicina interna, rianimazione e geriatria del quarto anno verranno prorogati la durata dei contratti per continuare a essere operativi.
L’indicazione alle aziende che producono materiale sanitario
L’Esecutivo ha dato inoltre 48 ore di tempo anche alle aziende che fabbricano (o possono fabbricare) materiale come strumenti diagnostici, mascherine, occhiali protettivi, guanti o altri prodotti medici e farmacologici per porre il tutto a conoscenza delle autorità. Chi non lo fa incorrerà in sanzioni.
Anche per la gestione dei dati, infine, il Governo sceglie la via della razionalizzazione: i numeri sull’epidemia verranno diffusi ogni mattina dal Ministero della Sanità. Una soluzione volta a evitare confusione e strumentalizzazioni.
Resta il gesto, nel mezzo di una crisi epocale, di un Governo pronto a giocarsi il tutto per tutto per garantire la salute dei suoi cittadini. Un atto concreto che non punta a una generica “disponibilità” dei privati, ma che impone a tutti di mettersi a disposizione e rinunciare al temporaneamente al profitto in vista di un bene più grande. Qualche tempo fa si sarebbe chiamata politica.