Di Maio paga per la trattativa con la Lega, criticato da un elettore M5S su tre

Luigi Di Maio ha un prezzo da pagare per la trattativa con la Lega per la nascita di un governo politico. Secondo un sondaggio effettuato dall’istituto demoscopico Ipsos pubblicato oggi sul Corriere della Sera l’operato dell’ex vicepresidente della Camera viene bocciato da un elettore M5S su tre, a differenza di quanto accade a Matteo Salvini. Le mosse del leader del Carroccio, infatti, vengono apprezzate da più di 9 sostenitori su 10 del partito.

Sondaggi Ipsos: operato di Di Maio giudicato negativamente dal 32% degli elettori M5S

Il trend delle critiche interne a Di Maio sembra essere in crescita. Come spiega il sondaggista Nando Pagnoncelli il capo politico del Movimento 5 Stelle «pur sostenuto dall’approvazione di una larga maggioranza di pentastellati, deve fare i conti con un terzo di elettori (32%) che si mostra critico nei suoi confronti, mentre la scorsa settimana gli elettori 5 Stelle critici erano il 20%». «Sono – scrive ancora l’ad di Ipsos Italia – le prevedibili conseguenze della composizione dell’elettorato pentastellato che, come noto, è molto trasversale: la componente proveniente da sinistra, infatti, non vede di buon occhio l’alleanza con la Lega».

Più nel dettaglio, l’operato di Di Maio viene giudicato positivamente, con un voto da 6 a 10, dal 65% dell’elettorato M5S mentre esprime un giudizio negativo, con un voto da 1 a 5, il 32% degli stessi elettori. Il 3% non risponde. Un’indicazione più netta emerge dalle risposte di chi ha votato la Lega. L’operato di Salvini nella fase di trattative per un governo viene considerato positivamente dal 92% degli elettori del Carroccio e negativamente solo dal 6%. Non si esprime solo il 2% del campione.

Sondaggi Swg: gradimento di Di Maio tra gli elettori M5S dal 76 al 60%

Stessi segnali arrivano anche da un sondaggio realizzato da Swg di cui si parla oggi sul Messaggero. Il direttore dell’istituto, Enzo Risso, scrive: «Di Maio ha perso qualche cosa. In aprile, in media, il 26% degli italiani gli assegnava un voto tra il 7 e il 10, mentre oggi la quota è scesa al 23%. Le critiche al leader pentastellato, però, sono arrivate soprattutto dalla sua base, con un calo di 14 punti (dal 74% al 60%). Salvini, invece, ha migliorato le performance passando dal 30% al 36% dei voti tra il 7 e il 10». La tendenza, insomma, è chiara.

(Foto da archivio Ansa: Luigi Di Maio lascia l’hotel Forum al termine di un incontro con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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