Di Maio aveva promesso fondi M5S di luglio per Cerciello Rega: non sono stati versati

11/10/2019 di Redazione

Una promessa che si è rivelata vuota, almeno per il momento. Luigi Di Maio aveva garantito che i soldi dei rimborsi di luglio, che mensilmente il Movimento 5 Stelle raccoglie decurtandoli dalle proprie buste paga da parlamentari e rappresentanti delle istituzioni, sarebbero andati alla famiglia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma da due ragazzi americani.

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Soldi promessi a Cerciello Rega: ancora non sono stati versati

«Come sapete noi continuiamo a tagliarci gli stipendi – aveva scritto il 27 luglio, sull’onda emotiva causata dalla morte del Carabiniere -, per questo chiederò agli iscritti di dare le nostre restituzioni di questo mese alla famiglia del carabiniere. Un abbraccio a chi sta soffrendo in queste ore». Tuttavia, questa promessa è stata al momento disattesa.

I soldi di luglio non sono mai stati versati sul conto che i carabinieri avevano aperto per aiutare la famiglia di Mario Cerciello Rega. A quanto pare, infatti, le rendicontazioni sono ferme da un po’ di tempo: l’ultima restituzione del Movimento 5 Stelle risale al mese di maggio, prima delle elezioni europee del 26. A pesare su questo ritardo nel rendiconto pentastellato è il dissenso interno rispetto alla linea politica dei vertici, in seguito alle ultime scelte sia a livello nazionale, sia a livello locale.

Soldi promessi a Cerciello Rega: il ritardo nella rendicontazione

Fatto sta che dei soldi promessi alla famiglia Cerciello Rega non si vede ancora l’ombra. Non si tratta di una vera e propria promessa disattesa, ma di un azzardo nelle tempistiche: Di Maio non aveva previsto questa situazione in così rapida evoluzione. A luglio il Movimento 5 Stelle era ancora al governo con Salvini: certo, c’era la delusione delle europee da smaltire, ma tutto sommato la linea sembrava essere piuttosto salda, almeno per quanto riguarda l’organizzazione interna.

Adesso, invece, la restituzione dei rimborsi procede a rilento, così come la raccolta delle donazioni per il compleanno del Movimento 5 Stelle, con il mega comizio con Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Una gatta da pelare dietro l’altra. Con in più l’onta di non aver ancora saldato una promessa d’0nore come quella fatta alla famiglia del Carabiniere ucciso a Roma.

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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